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Monte di Procida, chiusura degli sportelli: la fine delle filiali fisiche e le sfide della digitalizzazione


L’Italia si trova di fronte a un’enorme trasformazione nel settore bancario, con la chiusura inarrestabile delle filiali fisiche che sta lasciando molte comunità senza accesso ai servizi finanziari. Nel corso del solo 2023, ben 823 sportelli hanno abbassato le saracinesche, privando circa 3.300 Comuni della loro presenza bancaria locale.
Questo trend inarrestabile, delineato dall’Osservatorio sulla desertificazione bancaria, evidenzia un aumento di 362
mila persone prive di accesso ai servizi bancari rispetto all’anno precedente, un dato che deve far suonare gli allarmi in tutto il paese.

Anche Monte di Procida è stata testimone di questo enorme cambiamento. Negli ultimi mesi ha visto la chiusura delle filiali bancarie in Piazza 27 Gennaio. Ma il problema non si ferma qui. Gli esperti prevedono che la crisi bancaria peggiorerà ulteriormente nel 2024, con la possibilità di ulteriori chiusure e un ulteriore arretramento della presenza bancaria sul territorio.

Le cause di questa crisi sono molteplici e complesse, ma cerchiamo di semplificare al massimo: se sempre meno persone si recano presso la filiale per disporre un bonifico o per disporre un assegno, che convenienza hanno le banche nel sostenere spese logistiche (costo affitto, costo dipendenti, costo infrastrutture ecc) per ritorni economici pari a zero?

Se si utilizza sempre di più la carta o il bancomat, per quale ragione, dal punto di vista delle banche tradizionali, dovrebbero restare aperti gli sportelli per l’erogazione del denaro contante? Tale processo è in atto da diversi anni, tuttavia la pandemia ha accentuato ed accelerato il fenomeno.

L’avvento dei pagamenti digitali ha certamente giocato un ruolo significativo, con sempre più persone che preferiscono transazioni online rispetto all’utilizzo del contante. Tuttavia, c’è da dire che l’Italia resta comunque indietro rispetto ad altri paesi europei in termini di adozione di tecnologie finanziarie avanzate. Ed è per questo che ciò che abbiamo saggiato è solo l’inizio.

Ma mentre il mondo si muove verso un’economia sempre più digitalizzata, la perdita delle filiali bancarie tradizionali rappresenta una difficoltà per chi non ha ancora abbracciato il nuovo mondo dell’home banking. Queste filiali, che hanno svolto un ruolo cruciale nella fornitura di servizi finanziari alle comunità locali solo fino a poco tempo fa, tuttavia ora rappresentano sempre di più una voce di solo costo nei bilanci delle banche tradizionali, che non hanno più interesse nel lasciare aperte le filiali sul territorio.

Eppure, nonostante il crescente dominio del banking digitale, molte persone rischiano concretamente di rimanere escluse da questo cambiamento. Le disparità nell’accesso ai servizi finanziari digitali rimangono significative, specialmente nelle aree come Monte di Procida e soprattutto tra le persone anziane. Affrontare questa sfida richiederà un impegno da parte dei cittadini di adeguarsi a questa nuova normalità, potendo richiedere magari il
supporto e l’aiuto di professionisti del settore e di figure specializzate.

La chiusura degli sportelli bancari rappresenta una sfida cruciale per tutta Monte di Procida, ma offre anche un’opportunità per rinnovare e rafforzare le competenze dei cittadini, che se opportunamente assistiti non rimarranno indietro a causa della chiusura delle filiali.

Luca Scotto d’Aniello
Consulente Finanziario
lucascottoconsulente@gmail.com
328 111 54 57

 

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