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La situazione bradisismica nei Campi Flegrei: cosa ci dicono le recenti scosse e il sollevamento del suolo

Oggi, 11 ottobre 2023, i Campi Flegrei sono tornati a far parlare di sé. Dopo giorni di relativa quiete, il sismografo ha registrato una scossa di magnitudo 1.3 alle ore 11:20, seguita da una seconda scossa di magnitudo 1.2 alle ore 15:56. Entrambe le scosse sono state di lieve entità e non hanno provocato danni, ma sono state avvertite da alcuni residenti dell’area flegrea.

La scossa di magnitudo 1.3 è stata registrata con una profondità di 1,1 km sotto il livello del suolo. Entrambe le scosse sono rientrate nell’ambito dell’attività bradisismica che sta interessando i Campi Flegrei negli ultimi mesi.

Inoltre, è stato rilevato un sollevamento del suolo nel Rione Terra di un centimetro in soli tre giorni, tra il 21 e il 23 settembre. Questo fenomeno è stato accompagnato da un aumento della sismicità, che dovrebbe continuare finché persiste il sollevamento del suolo.

Dal punto di vista geochimico, i parametri indicano il perdurare dei trend pluriennali di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale, che ha raggiunto un massimo nel luglio 2020, per poi invertirsi fino ai primi mesi del 2022, quando è iniziato un nuovo trend di aumento fino a settembre 2022.

In caso di eruzione, la Regione Campania ha aggiornato il piano di evacuazione, prevedendo lo spostamento di circa 500.000 persone. Questo scenario coinvolgerebbe sette comuni, alcuni integralmente, altri parzialmente, che sarebbero interessati da un flusso piroclastico, cioè da una nube ardente che creerebbe condizioni incompatibili con la vita umana. I sette comuni sono Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, parte di Marano, parte di Giugliano, parte di Napoli.

Nonostante l’attività recente, gli scienziati non si sbilanciano sulle previsioni. Tuttavia, nessuno di loro esclude che la ciclicità del fenomeno bradisismico possa portare i Campi Flegrei a comportarsi come nel 1984, quando dopo una fase parossistica, vi furono quasi 20 anni di sostanziale quiete.

La situazione nei Campi Flegrei rimane in costante monitoraggio, la continua attività sismica e il sollevamento del suolo richiedono un’attenzione costante da parte delle autorità e della popolazione locale.

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