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UNESCO/Campi Flegrei: corsa contro il tempo

Entro il 31 gennaio la presentazione della candidatura. Se no, se ne riparlerà (forse) fra cinque anni…Pozzuoli (Napoli), 26 dicembre 2002 (feder-mediterraneo) – E’ iniziata
quella che si profila come una vera e propria corsa contro il tempo per la
presentazione della candidatura dei Campi Flegrei per l’iscrizione alla lista
del patrimonio culturale dell’umanità curata dall’UNESCO. Tutto dovrebbe essere
pronto entro il 31 gennaio 2002, altrimenti il discorso sarebbe chiuso e la
proposta potrebbe essere, eventualmente, riformulata fra cinque anni.

Lo hanno comunicato al sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, durante un
incontro svoltosi nella sala della giunta municipale, i rappresentanti della
Feder Mediterraneo, organizzazione indipendente non governativa membro della
Task Force ONG del Consiglio d’Europa, che – oltre due mesi fa – avevano
invitato le amministrazioni comunali di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida a
mobilitarsi per ottenere per i Campi Flegrei l’ambito riconoscimento
internazionale, essenziale per dare più solide garanzie di successo a quanto si
pensa di fare con il PIT in via di definizione per il decollo di una economia
turistica basata, fra l’altro, sulla piena ed effettiva valorizzazione dei beni
culturali e ambientali.

“Le amministrazioni comunale di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida non
sembrano aver compreso in pieno l’importanza della posta il gioco”, ha
dichiarato il delegato regionale della Feder Mediterraneo, Dino Tafuto:
“L’unico segnale di disponibilità e di attenzione era venuto proprio dal
Comune di Pozzuoli. Per il 16 novembre scorso era stato fissato, presso la sede
municipale, un incontro con il dirigente Carlo Pubblico, che è stato disdetto
senza che si sia fino a oggi provveduto a fissare un nuovo appuntamento. Da
parte di Bacoli e di Monte di Procida, silenzio assoluto. Eppure, negli ambienti
dell’amministrazione municipale di Bacoli c’è stato chi ha lanciato l’idea di
modificare il nome del Comune nato nel 1919 per adottare quello di Cuma. E’
evidente che i conti non tornano”.

“Le possibilità di includere i Campi Flegrei nella lista dell’UNESCO
diminuiscono sempre di più e anche fra cinque anni tutto sarà inevitabilmente
più difficile”, spiega Giovanni Oriani, delegato della Feder Mediterraneo
per Pozzuoli: “Nella tornata del 2003, infatti, in tutto il mondo
dovrebbero essere selezionati 20 siti da inserire nel patrimonio culturale
dell’umanità. La metà dovranno essere scelti nei paesi dove, fino a oggi, non è
stato individuato nessun sito. Per i Campi Flegrei resterebbero, quindi, 10
possibilità. Inoltre, le nuove candidature dovrebbero fare i conti con i due
temi che l’UNESCO ha indicato: l’arte contemporanea e i paesaggi storici.
Scartato il primo, resterebbe il secondo, quanto mai appropriato ai Campi
Flegrei : sono pochi i paesaggi al mondo che potrebbero vantare una storicità
maggiore della caldera vulcanica all’interno della quale si sono svolte le
vicende storiche di città greche come Cuma e Dicearchia e romane come Baia,
Puteoli e Miseno”.

“Nonostante tutto, i segnali sono negativi”, commenta
Michelangelo Emanato, responsabile della Feder Mediterraneo per l’archeologia
sommersa: “E’ stata messa in circolazione una voce secondo cui la proposta
di iscrizione dei Campi Flegrei sia già stata bocciata in passato dall’UNESCO. A
noi questa circostanza non risulta: ci piacerebbe vedere il dossier di
candidatura che sarebbe stato bocciato. Ci informeremo a Parigi. Anche se le
cose fossero andate così, tuttavia, i Campi Flegrei fanno parte del patrimonio
culturale dell’umanità e pretendere che questo dato di fatto venga ufficialmente
riconosciuto dall’UNESCO è un preciso e inevitabile dovere della classe
dirigente di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida. Tutto il resto sono soltanto
parole che lasciano il tempo che trovano”.

Editore Feder-Mediterraneo – Direttore responsabile Franco Nocella –

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