Si è concluso con una condanna a carico del titolare del diving Eduardo Ruspantini, riconosciuto come unico responsabile della morte di Lara Scamardella (13 anni) e del suo istruttore Antonio Emanato (42 anni) e pertanto condannato a due anni di reclusione per omicidio colposo.
Respinta la condanna per gli istruttori Ornella Girosi, che è stata assolta insieme all’altro imputato Francesco De Luca con la formula per non aver commesso il fatto.
La tragedia avvenne il 13 agosto del 2017 nel corso di una immersione nei pressi della “Secca delle Formiche” nelle acque tra l’isolotto di Vivara e l’isola di Ischia. Dalle indagini emerse che i due si erano introdotti in una caverna subacquea dalla quale poi non erano riusciti a venire fuori, in un tratto in cui secondo l’accusa, non ci si poteva immergere a causa delle condizioni delle forti correnti marine.