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“CIAO MICHELE” l’ultimo saluto di Cappella al “Gigante Buono”

Cappella. Migliaia di persone hanno reso l’ultimo omaggio a Michele Silvestri, il sergente maggiore (è stato promosso dopo la morte) ucciso sabato pomeriggio in Afghanistan. La camera ardente, dopo i funerali solenni celebrati lunedì a Roma, è stata allestita nella chiesa della Madonna del Buon Consiglio, a Cappella. A vegliare il feretro, sin dalle prime ore della giornata, il papà, la mamma, la moglie, il fratello e la sorella. Ma sono state le intere comunità di Monte di Procida e di Bacoli ad esprimere il loro cordoglio alla famiglia del soldato ucciso in un attacco talebano. Il rito funebre ha avuto inizio alle 10.30, presieduto dal vescovo di Pozzuoli, Gennaro Pascarella. A Monte di Procida, come a Bacoli, è giorno di lutto cittadino, negozi chiusi per non dimenticare il soldato che viene ricordato come «il gigante buono» così come recita uno striscione affisso non lontano dalla parrocchia.

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LA FIACCOLATA –  Un migliaio di concittadini di Michele avevano preso parte lunedì sera a una fiaccolata in suo ricordo organizzata a Monte di Procida. Il corteo ha attraversato le strade del centro per poi fermarsi davanti alla chiesa della Madonna del Buon Consiglio dove era stata allestita la camera ardente e dove poi martedì mattina si sono celebrati i funerali.  Nel pomeriggio di lunedì, a Roma, si  erano  tenute le esequie solenni nella chiesa di Santa Maria degli Angeli.  Moltissimi i giovani che avevano preso parte al corteo indossando una maglietta bianca con la foto del militare e la scritta «Il gigante buono». Quattro, invece, gli striscioni che campeggiano sul sagrato della chiesa  per tutta la durata del funerale («Al nostro eroe nazionale Michele Silvestri, il gigante buono che con il suo sorriso rimarrà sempre nei nostri cuori»; «Al nostro eroe Michele un abbraccio le “Palazzine” (località dov’era nato, ndr) di Cappella»; «Con il tuo coraggio te ne sei andato. Michele non sarai mai dimenticato» e nell’ultimo «Ciao Michele».
Il vescovo Pascarella ha coinvolto con preghiere e canti tutti i presenti mentre il picchetto del 21esimo Genio Guastatori di Caserta, di cui faceva parte Michele Silvestri, gli ha reso gli onori militari e ha intonato, il «Silenzio». In una chiesa stracolma, oltre ad amici e parenti, sono presenti i massimi vertici istituzionali della provincia, col prefetto De Martino, il questore Merolla e i responsabili di Carabinieri e Guardia di Finanza. Presenti i labari dei comuni di Monte di Procida e Bacoli, oltre a una corona di fiori del Presidente della Repubblica.

 

dal corriere del mezzogiorno.

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