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16 milioni per i depuratori di Cuma, Regi Lagni e Marcianise

Sono stati approvati i progetti esecutivi per la rifunzionalizzazione dei depuratori di Cuma, Regi Lagni e Marcianise. Si tratta di interventi urgenti per complessivi 16 milioni 500mila euro, finalizzati alla mitigazione del danno ambientale e, dunque, al miglioramento delle acque marine e della balneazione”. Ne dà notizia l’assessore all’Ambiente e Ciclo integrato delle acque della Regione Campania Giovanni Romano, in seguito all’approvazione di tre distinti decreti dirigenziali. “Le opere incluse nei progetti – ha spiegato l’assessore Giovanni Romano – erano state chieste dal custode giudiziario degli impianti Paolo Massarotti e consentiranno di riportare gli stessi nella loro condizione originaria. Per Cuma è stato previsto anche un miglioramento mediante l’adeguamento del trattamento biologico dei reflui alle normative vigenti (trattamento dei composti dell’azoto) e quello di riduzione dei fanghi da smaltire. Il progetto vale, complessivamente, 9 milioni 454mila. Per l’impianto di Foce Regi Lagni, invece, l’intervento, pari a 6 milioni 199mila euro, riguarda, tra l’altro, l’impianto di sollevamento iniziale, il trattamento biologico, la grigliatura e la disidratazione dei fanghi. Per il depuratore di Marcianise, invece, sono previsti lavori per 852mila euro”.

“La Hydrogest, che ha redatto i progetti e che materialmente dovrà eseguire le opere, si è impegnata a portarle a termine entro 3 mesi, ossia prima della stagione estiva, quando saranno completati anche gli interventi per i depuratori di Acerra e di Napoli Nord, i cui progetti esecutivi erano già stati approvati. Tali opere rappresentano un primo importante adeguamento degli impianti, al fine di corrispondere alle richieste di mitigazione del danno ambientale, i cui riflessi sulla qualità delle acque marine-costiere saranno visibili già da questa stagione. È uno sforzo – conclude Romano – totalmente a carico delle finanze regionali che, in considerazione delle difficoltà finanziarie dell’Ente, conferma come la salvaguardia ambientale rappresenti una priorità del presidente Caldoro”.

L’affidamento successivo. Sarà individuato entro il 30 giugno il nuovo gestore dei 5 impianti di depurazione, attualmente di competenza della società Hydrogest Campania. La decisione, assunta al termine di una riunione convocata a Palazzo Santa Lucia, è stata adottata in seguito all’ordinanza del Tribunale di Napoli che aveva consentito al gestore di poter lasciare gli impianti. Fino al 30 giugno, data in cui subentrerà il nuovo soggetto gestore che sarà individuato dalla Regione, Hydrogest continuerà a gestire gli impianti. L’Area Ambiente della Regione, competente sul Ciclo integrato delle acque, ha già trasmesso alla Ragioneria il decreto di liquidazione relativo alle tre rate di canoni arretrati, per consentire l’immediato pagamento degli stipendi dei lavoratori e delle spese sostenute per la gestione degli impianti e, in particolare, per l’allontanamento dei fanghi.

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