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DEPURATORE CUMA: AUDIZIONE AL SENATO

LE ACQUE INQUINATE DEL DEPURATORE DI CUMA SUL TAVOLO DELLA GIUNTA PROVINCIALE DI NAPOLI: IL SENATO CHIAMA IN AUDIZIONE
FUNZIONARI DELLA REGIONE E RESPONSABILI DELL’IMPIANTO FLEGREO.Napoli, 14 ottobre 2002 (feder mediterraneo) – “Acqua inquinata DOC proveniente dal depuratore di Cuma”. Questa la scritta che campeggiava
sull’etichetta delle cinque bottiglie sistemate al centro del tavolo attorno al quale solitamente si riunisce la giunta provinciale di Napoli nell’edificio di
piazza Matteotti. I campioni di liquido (di colore oscillante fra il marroncino chiaro e il grigiastro, con elementi solidi con costante tendenza al
galleggiamento) erano stati prelevati, il giorno precedente, alla foce del canale emissario del depuratore di Napoli Ovest, sotto l’acropoli di Cuma, e alla foce dell’Alveo dei Camaldoli, tra gli stabilimenti balneari “Le dune”, a sinistra, e “Le aquile”, a destra, a Licola di Pozzuoli.

Erano un omaggio offerto dal coordinamento per il recupero ecologico del mare lungo la Riviera Domizia al presidente della Provincia Amato Lamberti, all’assessore all’ecologia Luca Stamati, all’assessore allo sviluppo sostenibile Enzo Falco e all’assessore alla pesca e alla polizia provinciale Enzo Lombardi.
La quinta, ritirata personalmente dal destinatario, era indirizzata al presidente della commissione ambiente del Consiglio provinciale Rino Nasti, che
ha presieduto – assieme al giornalista Franco Nocella, presidente della Feder Mediterraneo e portavoce del coordinamento – la riunione svoltasi nella sede della Provincia per fare il punto sui risultati delle prime tre settimane di lotta del movimento per il recupero del mare (che si riunisce ogni venerdì presso il Lido Vittoria alla Marina di Licola) e per mettere a punto la
strategia da seguire, in stretta sintonia con l’amministrazione provinciale, nell’immediato futuro.

Al meeting svoltosi nella sala della giunta provinciale hanno partecipato i titolari di molti stabilimenti balneari di Bacoli, Pozzuoli e
Giugliano in Campania, i rappresentanti di varie associazioni (Raffaele Longobardi di “Habitat”, Roberto Gabriele dell’associazione “Vivara”, Titta Monetti per “Liternum oggi”) e diversi
esponenti sindacali del depuratore di Napoli Ovest con in testa Antonio Garda della FIOM-CGIL. Il comitato scientifico era rappresentato dal biologo marino Michele Iannibelli. Le richieste del coordinamento sono state riassunte in una
lettera che il delegato regionale della Feder Mediterraneo Dino Tafuto ha indirizzato al presidente Lamberti e agli assessori Stamati, Falco e Lombardi. Prima: disporre l’immediata e permanente mobilitazione della polizia provinciale
a tutela della integrità ecologica del mare lungo la parte della Riviera Domizia ricadente nella provincia di Nespoli. Seconda: chiedere formalmente l’intervento dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Campania (ARPAC) per una ulteriore verifica a tutto campo sullo stato delle acque lungo il
litorale di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli e Giugliano. Terza. Terza: chiedere al commissariato di governo per lo smaltimento dei rifiuti in Campania una dettagliata informazione in merito al project financing relativo alla rifunzionalizzazione del depuratore di Napoli Ovest in fase di approvazione.

Intanto, un altro interlocutore si è profilato all’orizzonte del coordinamento che sta dando battaglia per riconquistare un accettabile livello
di purezza biologica del mare lungo la Riviera Domizia. Dopo interminabili rinvii, infatti, si è finalmente riunita l’assemblea dell’ATO Napoli-Volturno, l’ente consortile che dovrà occuparsi della gestione dell’intero ciclo delle acque in un gran numero di comuni delle province di Napoli e Caserta_ è stato approvato un piano decennale e il coordinamento ha immediatamente chiesto di
ottenerne copia. In attesa di un incontro con Giuseppe Bruno, presidente del nuovo ente, gli orientamenti dell’ATO saranno conosciuti attraverso
l’amministrazione provinciale. Il presidente della commissione ambiente Rino Nasti, infatti, ha assicurato che il piano decennale sarà, entro breve tempo, oggetto di un esame comune con il coordinamento.

Nel documento consegnato al presidente Lamberti, assieme alle richieste prioritarie, il coordinamento ha riassunto – in sei punti – anche gli obiettivi
della mobilitazione in corso lungo il litorale flegreo Domiziano. Eccoli, in sintesi:

1) operare uno stringente controllo sul funzionamento del depuratore di Napoli Ovest dove confluiscono i liquami fognari di Napoli, dei Campi Flegrei e di buona parte dell’Agro Giuglianese;

2) entrare nel merito dei contenuti, delle modalità e dei tempi di attuazione del project financing relativo alla rifunzionalizzazione del depuratore di Napoli Ovest e di quello dei Regi Lagni;

3) denunciare il mancato funzionamento del depuratore del consorzio ASI di Giugliano-Qualiano;

4) denunciare l’immissione in mare delle acque inquinate raccolte dalle centrali idrovore del Consorzio di bonifica del bacino inferiore
del Volturno ubicate a Licola e Lago Patria;

5) richiedere una verifica tecnico-scientifica in merito all’opportunità di realizzare condotte sottomarine alla foce dell’emissario del depuratore di Napoli Ovest e dell’Alveo dei Camaldoli;

6) richiedere l’installazione di griglie per il trattenimento dei rifiuti solidi alla foce di tutti i corpi idrici che si immettono lungo il litorale della Riviera Domizia.

Il presidente della Feder Mediterraneo, Franco Nocella, di rientro da Roma, dove ha incontrato parlamentari di vari gruppi a Palazzo Madama, ha fatto sapere che, anche in seguito all’interrogazione presentata l’altra settimana dal sen. Salvatore Lauro, la commissione ambiente del Senato chiederà una audizione diretta dei funzionari della Regione Campania responsabili del funzionamento del depuratore di Napoli Ovest e dei dirigenti dell’impianto di Licola. La battaglia, in ogni caso, continua. Il prossimo appuntamento è per venerdì 18 ottobre, ore 18, nei saloni del Lido Vittoria, via Sibilla, a Licola di Pozzuoli. Luigi Scotto, presidente dell’Associazione complessi turistico-balneari dell’area flegrea, presenterà le cassette televisive con la documentazione degli apporti inquinanti del depuratore di Napoli Ovest e dell’Alveo dei Camaldoli. Saranno consegnate al presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, e al ministro dell’ambiente Altero Matteoli.

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