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Calcio. Il campo regala solo soddisfazioni al Monte ma il futuro è sempre più incerto

Li avevamo osannati, applauditi, ammirati. Lo scorso anno la squadra di Patron Marasco aveva raggiunto il sogno, la favola: la promozione in Eccellenza con una cavalcata senza eguali. Aveva fatto stropicciare gli occhi per il bel gioco espresso a più di qualche corazzata costruita per distruggere il campionato, avevo reso felice il tifoso montese che al Vezzuto Marasco si godeva schemi e giocate dei singoli, cuore e grinta di giocatori montesi e non.

Il salto in Eccellenza, sopiti i grandi clamori e i festeggiamenti, aveva di certo però preoccupato tifosi ed appassionati. La paura di incontrare squadre blasonate, avversari forse troppo forti… la paura insomma di uscirne ridimensionati come squadra e come nuova realtà calcistica campana c’era e si sentiva. L’abbandono di mister Sasà Ambrosino che lasciava un eredità cosi ingombrante metteva ancora più pressione a tutto l’ambiente.

Quasi a certificare queste paure c’era un girone di andata assai complesso. L’approccio alla nuova serie, l’emozione del grande salto, una continuità che tardava ad arrivare. La prima metà del campionato si chiudeva con una sconfitta (quella contro la Puteolana) che ci relegava undicesimi in classifica e soprattutto invischiati pesantemente nelle sabbia mobili dei playout. Ciò nonostante la squadra c’era.

Il tempo si sa, amalgama e cementifica. Il nuovo mister, Marco Mazziotti, ha lavorato tanto su questo aspetto “Attraverso il lavoro duro, l’umiltà e la professionalità dei miei giocatori abbiamo fatto un grande passo in avanti. All’inizio, in una nuova categoria, con giocatori confermati dalla categoria inferiore paghi dazio è indubbio. Poca esperienza magari a questi livelli, giovani alle prime armi insomma avevamo di certo un bel lavoro da compiere. La Società sperava in una salvezza tranquilla ma più di qualche addetto ai lavori, ai nastri di partenza, ci dava per spacciati. Oggi dopo 23 giornate abbiamo già centrato l’obiettivo salvezza in un crescendo umano e sportivo. Umano perché i miei giocatori sono stati dei veri uomini sempre pronti al sacrificio e non hanno mai mollato nemmeno di fronte a situazioni molto difficili. Sportivo perché la squadra è migliorata sul campo attraverso la tenacia e la dedizione al lavoro. Col tempo si è arrivati ad un affiatamento maggiore, ovviamente c’e’ stato qualche accorgimento tattico necessario e l’arrivo anche di elementi di spessore e di esperienza per questa categoria hanno dato frutti importanti. Insomma qualcuno ci dava già per morti e invece oggi siamo felici di aver regalato questa gioia a tutto l’ambiente“. Incalzato su altri possibili obiettivi il mister non si tira indietro “La squadra sta conquistando sul campo tante soddisfazioni e sono sicuro ne riuscirà ad agguantarne ancora altre. Il nostro prossimo obiettivo vincere la prossima. Dobbiamo continuare a ragionare in questo modo. Ma quando hai a disposizione un gruppo che anche con la neve (quella di ieri, ndr) decide di allenarsi in modo cosi professionale… si può stare tranquilli“. Nulla da dire, il mister ha proprio ragione. E’ stato un 2018 perfetto per la squadra. Otto gare disputate: 19 punti su 24; sei vittorie, una sola sconfitta (contro il Savoia capolista) ed un pareggio; diciotto gol segnati e cinque subiti. Meglio dei flegrei, nel girone di ritorno, solo il Savoia appunto, nato con ben altre ambizioni e ben altri obiettivi da raggiungere.

Un girone di ritorno che ha permesso al Monte di scalare velocemente la classifica, di salvarsi in tempi record come dicevamo e di puntare dritto ai quartieri alti.

Ma se sul campo la Squadra e la Società sorridono, le solite nuvole si addensano sul futuro quando si parla di impianto e struttura. E’ notizia di questi giorni che il contratto che lega la Società dei Marasco all’impianto comunale Vezzuto Marasco possa essere ritoccato, dal Comune, con nuove tariffe più alte. Un problema grosso per la Società che da anni continua anche il suo lavoro certosino per il sociale: il progetto Calciando con il cuore permette, ad esempio, a centinaia di bambini di avvicinarsi al “pallone” e di far parte di questa bella realtà calcistica in modo assolutamente gratuito. Nei prossimi giorni si saprà di più ma ovviamente l’augurio è che questo sodalizio fatto di sport e socialità possa reggere e andare avanti. Dopotutto i sacrifici, la solidità, la capacità sociale di aggregare e la progettualità della Società sono sotto gli occhi di tutti. I risultati sportivi anche di più!!!

 

 

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