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Video. IO ENTRO DOPO JESSICA, intervista alla mamma Oriana Saracino

Video in collaborazione con Quarto canale Flegreo.
Jessica Cardamuro è una ragazza di 18 anni, disabile al 100 percento. Questa, si fa per dire, la sua “colpa”: sì, perché Jessica, a partire da questo settembre, non avrà più diritto all’istruzione. La segreteria del liceo Seneca di Torregaveta, frazione di Bacoli, ha comunicato, a luglio di quest’anno, che non sarà possibile avere il supporto di un insegnante di sostegno per via di un provvedimento regionale che ha recepito i tagli all’istruzione varati dal precedente governo Monti. In pratica, chi è maggiorenne ed è disabile non avrà più diritto a un insegnante di sostegno e, di conseguenza, a seguire le lezioni.

LA VICENDA – L’appello fu lanciato a luglio dai genitori di Jessica, Pasquale Cardamuro e Oriana Saracin, così come pubblica il portale Freebacoli. «A febbraio sono andata al liceo Seneca a Torregaveta per sottoscrivere la preiscrizione per Jessica – racconta Oriana – e sin qui tutto è filato liscio. Durante i mesi successivi si sono tenuti i colloqui con l’insegnante di sostegno di Jessica per istruire la scuola sul da farsi. Insomma, non si faceva altro che seguire l’iter voluto dalla legge». Senonché, a inizio, luglio, la “sorpresa”: «Il liceo ci informò che il Provveditorato aveva comunicato, con apposita nota del 24 giugno, che gli alunni disabili, compiuti i 18 anni, non hanno diritto all’insegnante di sostegno e, per questo assurdo motivo, non potevano essere iscritti».

L’APPELLO – L’estate sta passando e l’anno scolastico di avvicina. Ma da luglio a oggi nulla è cambiato, nonostante i ripetuti appelli a consiglieri e parlamentari: Jessica si vedrà privata del diritto all’istruzione. Per questo gli alunni del liceo Seneca hanno raccolto la denuncia dei genitori e organizzato una mobilitazione: “Io entro solo dopo Jessica”. «Il Ministero della Pubblica Istruzione – scrivono i ragazzi – con una nota dello scellerato governo tecnico dei tagli alla spesa pubblica e allo Stato sociale, le ha precluso il sacrosanto diritto alla scuola. La sua colpa? Quella di essere disabile e maggiorenne». «Per questo motivo – continua il comunicato – l’intero comitato scolastico, basito dinanzi a tale ingiustizia, cercherà di sostenere la causa di Jessica e della sua famiglia. Così come allo stesso modo invitiamo i collettivi studenteschi flegrei e napoletani, le istituzioni amministrative e scolastiche sensibili, le associoazioni, la cittadinanza, di dare forza a questa voce di protesta, affinchè si possa giungere ad una soluzione in grado di assicurare il diritto allo studio anche dei più deboli». Nei prossimi giorni sono attesi nuovi comunicati e iniziative per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica.

fonte Campania su web

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