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Monte di Procida e Pozzuoli. Oltre un quintale di pesce messo in vendita tra le strade di Pozzuoli e Monte di Procida, ma senza alcuna attenzione per il suo stato di conservazione. A scoprirlo sonostati i carabinieri che oltre a sequestrare la merce, hanno anche denunciato in stato di libertà tre venditori ambulanti. I controlli sono stati effettuati dai militari della compagnia puteolana e della stazione montese.
I primi due venditori ambulanti a cadere nella rete dei carabinieri sono stati «beccati» all’interno del rione Toiano, a Pozzuoli. Avevano allestito alla meno peggio le loro bancarelle per la vendita. Sotto la luce del sole e senza troppo preoccuparsi delle condizioni igieniche del pesce esposto ai clienti. Uno dei due, 34enne residente della zona, è stato sorpreso in via Fabio Quinto Massimo.
Il suo «collega» invece si trovava in via Ovidio. Qui l’uomo aveva messo in vendita i prodotti ittici sul bancale del suo Ape Piaggio. Venti chilogrammi di pesce sequestrati al primo ambulante e ben 74 al secondo. Non è andata meglio ad un terzo rivenditore abusivo, un 37enne napoletano che in via Cappella, a Monte di Procida, aveva esposto alla vendita altri 15 chilogrammi di pesce «fresco». Per tutti è scattata una denuncia penale con l’accusa di vendita di generi alimentari di provenienza non certificata e in cattivo stato di conservazione.
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