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PROCIDA (NAPOLI), 10 GEN – Una sorta di rave party, a base di superalcolici e stupefacenti, e’ stato organizzato nella notte da un gruppo di vandali che sono riusciti a entrare nel Conservatorio delle Orfane, edificio realizzato nel 1656 sull’isola di Procida (Napoli) per accogliere le vittime della peste ed ora sede di un centro di alta formazione universitaria oltre che luogo di incontri per le associazioni.
Gli invitati alla festa, oltre a organizzare un banchetto, hanno distrutto vetri, finestre e suppellettili.
A denunciare quanto accaduto è il sindaco, Vincenzo Capezzuto. Il primo cittadino ha disposto il cambio di tutte le serrature dell’immobile e l’unica chiave ora disponibile se l’è fatta consegnare annunciando che la custodirà personalmente.
L’accesso alla struttura era finora consentito ad un gruppo di associazioni, ma, secondo quanto emerso, da una rapida indagine svolta subito dopo quanto accaduto, le chiavi sarebbero state duplicate e cedute a numerose persone.
«Il mio gesto non deve essere interpretato come un atto di forza – dice Capezzuto – ma soprattutto come la ferma volontà di garantire il rispetto delle regole, di un bene comunale e dunque pubblico, ma va anche nella direzione di tutelare tutti coloro che hanno sempre utilizzato la struttura per fini ricreativi come le tante associazioni presenti sul territorio. Chi è entrato nel conservatorio commettendo un atto di indegna barbarie lo ha fatto utilizzando
le chiavi, questo è certo: a partire da oggi, dunque, gli ingressi saranno decisi e regolamentati dal sottoscritto, basta anarchia».
Per fortuna non ci sono danni gravi alla struttura. «Ma i danni sono di tipo morale – ribadisce Capezzuto – Sono arrabbiato perché è stato violato un edificio storico e tutelato, ma soprattutto perché è stato tradito un patto, quello tra l’amministrazione e le associazioni che hanno ottenuto il permesso di utilizzare la struttura. I giovani chiedono spazi e occasioni, ma quando li ottengono non sono in grado di gestirli responsabilmente».
La sostituzione di tutte le serrature del Conservatorio da parte del sindaco è una provocazione. «All’interno ci sono ancora tutti gli strumenti e le attrezzature delle varie associazioni. Io aspetto il momento in cui ogni associazione mi verrà a chiedere il permesso di ritirare i propri beni per avviare con loro un confronto, perché quello che è accaduto la scorsa notte non accada più. I beni del territorio sono di tutti e tutti dobbiamo imparare a tutelarli
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