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Bacoli, si dimette l’assessore Monica Carannante, unica “quota rosa” in seno alla classe dirigente

Bacoli. Le dimissioni di Monica Carannante.
Una donna. Giovane, intraprendente, alla sua prima esperienza politica. Un assessore dalle “mille deleghe”, tutte egregiamente assunte con impegno e dedizione ma, soprattutto, creatività. Un tocco che, a Bacoli (e non solo!) mancava da decenni. E’ Monica Carannante, unica quota rosa in seno alla Giunta guidata dal sindaco Ermanno Schiano che, nella giornata di ieri, lunedì 4 giugno, ha rassegnato le proprie dimissioni dagli incarichi di assessore a Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Rapporti con le Istituzioni, Pari Opportunità, Affari Generali e Comunicazione Istituzionale. “Gentile Sindaco, con vivo rammarico sono costretta a rassegnare le mie dimissioni dalla carica di assessore della Giunta da Te presieduta, per sopraggiunte esigenze di natura personale e familiare – si legge nella lettera pervenuta presso la Casa Comunale – Questa mia prima esperienza, vissuta con spirito di servizio nel solo intento di dare un contributo fattivo al governo della mia Città, ha costituito un vero e proprio banco di prova per le mie esperienze non solo politiche, ma di vita. La peculiare natura delle deleghe che mi hai affidato, mi hanno fatto scoprire un mondo che non è solo burocrazia, ma confronto quotidiano con i piccoli e grandi problemi della gente, che da noi spesso attende non solo servizi o prestazioni, ma anche vicinanza umana. In questa ottica il rapporto con il mondo delle Istituzioni, con i colleghi di Giunta, con i Consiglieri ed i funzionari tutti dell’Ente, che ringrazio per la collaborazione e l’attenzione prestatami, costituisce per me un valore aggiunto che sicuramente avrà influenza sulle mie scelte future. Un grazie a tutti!”. Era il maggio 2011, la Carannante, seconda “prediletta” del consigliere anziano Geppino Laringe, prendeva il posto dell’ex assessore Strato Teano, in carica dalla primavera del 2010 sino all’agosto 2011. Un assessore esterno, dunque, che i suoi “consensi” ha dovuto sudarseli sul campo e, in questi mesi sembrava esserci riuscita alla grande. La sua attività di “prima donna” in Giunta iniziava in un periodo difficile per la compagine amministrativa, alle prese con un deficit di bilancio senza eguali, edifici scolastici ai limiti della decenza, molti dei quali pericolosi e soggetti a sistematici allagamenti in condizioni metereologiche avverse, nonché un patrimonio storico archeologico da decenni in condizioni di assoluta criticità. Situazioni che piuttosto che scoraggiare il nuovo assessore, l’avevano vista eroicamente affrontare le sfide più disparate, osando là dove nessuno prima aveva osato mai. Dalla pulizia straordinaria dei siti archeologici, in cui la si vedeva in prima persona con guantoni e buste alla mano, alla realizzazione di veri e propri incontri e dibattiti su temi di attualità, fino alla promozione di eventi e manifestazioni culturali in cui, scenario delle “kermesse” erano sempre e comunque le diverse monumentalità paesane impreziosite da attività che riportavano alla luce le antiche tradizioni nostrane, dai raffinati mestieri manuali all’arte culinaria. Insomma, un esempio per i nostri rappresentanti tutti, uomini e donne, veterani della politica, montese quanto bacolese, lei che, in un solo anno è riuscita a dare alla propria cittadina più di quanto in diversi quinquenni nessuno è riuscito a realizzare mai, a Bacoli quanto a Monte di Procida.
Melania Scotto

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