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Video. Alla scoperta dei Campi Flegrei

Monte di Procida .Campi Flegrei,meta di turisti per le bellezze e l’archeologia di cui la nostra area e’ ricca. In questo video promozione dell Bussola le nostre bellezze in primo piano
A nord-ovest di Napoli, dove si può fare un viaggio nel tempo attraverso tutte le ere geologiche che da 42 mila anni fa si sono succedute fino a oggi. Un’area ancora attiva come testimoniano i movimenti tellurici degli anni ’70 e ‘80 che hanno provocato un sollevamento del suolo del porto di Pozzuoli di quasi 3 metri. Dai resti di alcune fusioni in bronzo si ritiene che i primi abitanti risalgano al periodo compreso tra il paleolitico e mesolitico (circa 2,5 milioni di anni fa). Sono stati ritrovati anche reperti del protovillanoviano (X secolo a.C.), dell’età del ferro e della civiltà greca (770 a.C.) cui si deve la fondazione dell’Isola delle Giare, oggi nota come Ischia. Non si sa perchè i greci si siano spinti cosi lontano dai loro confini; l’ipotesi più attendibile è la ricerca di miniere di ferro. Risalente all’età greca è anche la fondazione Napoli.

Sotto la dominazione di Roma iniziò per l’area flegrea il periodo di massimo splendore, anche grazie alla produzione di ceramica a vernice nera, la cosiddetta Campana A, fabbricata a Ischia e decorata a stampo con palmette e altri motivi, ritenuta tra l’oggettistica di maggiore lusso del tempo. I romani non si limitarono ad amministrare le risorse della zona, ma capendo il valore dell’area la urbanizzarono con la costruzione di nuove città tra cui Pozzuoli. Chi pianifica una visita ai Campi Flegrei sappia che questa inizia dal mare. I resti più affascinanti, a causa dei continui smottamenti del suolo, si trovano sotto la superficie dell’acqua dove riposa sommersa l’antica Baia, una città a pelo d’acqua costituita da importanti ville patrizie, strade larghe e stupendi ornamenti visitabili con escursioni su barche con il fondo trasparente o con immersioni. Una volta tornati a terra il tour può iniziare con la visita all’antica tomba di Agrippina.

Agrippina, madre di Nerone, fu uccisa su ordine del figlio dopo che l’Imperatore capì che stava progettando il suo omicidio. Nerone ordinò di far affondare la nave sulla quale viaggiava la madre che tornava ad Anzio da Baia, dopo aver partecipato ai festeggiamenti dedicati alla dea Minerva. Gli amanti della storia possono scoprirsi novelli archeologi tra i resti delle Cento Camerelle. La costruzione è uno dei reperti romani più affascinanti dell’intera zona flegrea, con stretti cunicoli che si intrecciano in un lungo labirinto. In passato le Cento Camerelle erano conosciute anche come le Prigioni di Nerone, sorte da una porzione di una delle immense ville patrizie. Eccezionale testimonianza di ingegneria idraulica è la Piscina Mirabilis, un’immensa vasca costruita sottoterra e usata in passato come cisterna per l’acqua potabile.

E’ la più grande cisterna romana mai scoperta, con i suoi 72 metri di lunghezza, 25 di larghezza, 15 di altezza e una capacità di 12.600 metri cubi, con un sistema di acquedotti che si protrae dal fiume Serino fino a Napoli e ai Campi Flegrei, per un percorso di oltre cento chilometri. Nell’area dei Campi Flegrei da non perdere una passeggiata a Pozzuoli per ammirare il Tempio di Serapide e il Macellum, l’antico mercato pubblico dal quale si scorge l’Anfiteatro Flavio costruito da Nerone con una capienza di 20.000 spettatori. Negli intatti sotterranei dell’Anfiteatro è ancora visibile il sistema per sollevare le gabbie che portavano le belve feroci nell’arena, oltre che le botole e gli ingressi delle scenografie. Chi immagina solo antichità del passato in questo paradiso italiano si sbaglia. Nella zona la sera è facile divertirsi e trovare svago tra discoteche, locali sul mare e cenette romantiche a lume di candela.

Per chi ama serate all’aria aperta è consigliata una passeggiata serale a Procida, il punto più alto dei Campi Flegrei, con ristoranti, pub e pizzerie vista mare dove trascorrere le calde notti estive in totale relax. Gli amanti del buon gusto possono scoprire una terra rinomata per i piatti tipici a base di pesce fresco, appena pescato dai pescherecci che hanno base lungo la costa, accompagnato da un bicchiere di buona Falanghina, il tipico vino bianco della zona. Per chi volesse gustare dei piatti rustici, la cucina dei Campi offre salumi, formaggi e ortaggi di produzione locale dei numerosi agriturismi sparsi nella zona tra Pozzuoli e Bacoli. Soggiornare è facile e alla portata di tutti, la meta è consigliata anche a chi desidera in un solo giorno avvicinarsi a delle meraviglie uniche e spesso poco pubblicizzate del nostro patrimonio. Arrivederci ai Campi Flegrei.
fonte www.famigliaitaliana.it.

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