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L’amministratore unico EAV, Nello Polese, annunciando lo stanziamento regionale di 45 milioni chiede scusa ai viaggiatori “che in quest’annus horribilis hanno viaggiato a un livello indegno per un paese normale“.
Desta ancora preoccupazione il debito della società (circa 500 milioni). È in discussione, infatti, il congelamento del debito pregresso e la possibilità di pagarlo con fondi finanziati in parte da casse regionali. Nel giro di un anno, assicura Polese, i servizi miglioreranno. “Solo ora cominciamo a ricostruire il rapporto con i fornitori – spiega Polese – stanno arrivando i pezzi di ricambio“.
Il piano di risanamento realizzato dall’Eav ha tagliato i costi di gestione delle aziende da 238 milioni del 2010 ai 213 milioni del 2012 (previsione). Per il 2013 si prevede il pareggio di bilancio. Ridotto il numero dei dirigenti (passato da 44 a 27) e di personale in generale (da 4.172 del 2010 a 3.581 previsto a dicembre 2013). Rigore anche per le esternalizzazioni, disdetti tutti gli accordi di secondo livello, prevista anche la possibilità di accedere a contratti di solidarietà.
E intanto si prevede anche un ritocco per il biglietto Unico Campania che sembra essere poco remunerativo a detta dello stesso Amministratore Unico “Il netto che incassiamo sui biglietti UnicoCampania – precisa Polese – è di 23 milioni all’anno su 63 milioni di viaggiatori, praticamente quanto incassavamo 12 anni fa. Contiamo di portarlo a 35 milioni. Non vuol dire abolire il Consorzio ma capiamo se funziona bene“
fonte: repubblica.it
