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Morto anche un operaio di Pozzuoli nel terremoto in Emilia

NAPOLI – C’è anche una vittima campana tra quelle mietute dal terremoto che in questi giorni sta colpendo l’Emilia Romagna. A seguito del crollo di un capannone a San Giacomo Roncole è morto anche un operaio di Pozzuoli, Vincenzo Iacono. L’uomo, che lascia moglie e due figlie, era originario del territorio flegreo e viveva con la famiglia a Monterusciello. Il comune di Pozzuoli, attraverso il sindaco Figliolia, ha espresso la sua vicinanza alla famiglia e a tutte le popolazioni coinvolte dal terremoto.

IL CORDOGLIO – «A nome dell’intera cittadinanza di Pozzuoli esprimiamo cordoglio e ci stringiamo attorno alla famiglia Iacono, in particolare alla giovane vedova, per questa morte assurda quanto atroce – sottolinea il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia – Enzo Iacono era un figlio di questa terra. Un lavoratore con un forte senso del dovere, che non si è tirato indietro quando gli hanno chiesto di ritornare in Emilia nonostante le continue scosse di assestamento. E’ un dramma nel dramma, per un giovane del sud Italia che è stato costretto ad emigrare per lavorare ed è morto sul proprio posto di lavoro. Pozzuoli è vicina a tutte le popolazioni coinvolte dal sisma e domani andrò a trovare la sua famiglia per esprimere il cordoglio della città».
POZZUOLI – Hanno ricevuto oggi la visita del sindaco, Vincenzo Figliolia, i genitori di Vincenzo Iacono, l’operaio di Pozzuoli morto nel crollo di un capannone a San Giacomo Roncole, per il terremoto che ha colpito l’Emilia. Il sindaco si è intrattenuto con i genitori, trasmettendo il dolore della città per l’evento.

Nel quartiere di Monterusciello in via Miccoli, dove Iacono era vissuto fino al 2000, prima di trasferirsi in Emilia per lavoro, il sindaco ha trovato una famiglia distrutta dal dolore ed in partenza per San Giacomo Roncole per essere vicino alla moglie e alle due figlie. “Ho trovato gente semplice sconvolta dal dolore – ha detto il sindaco -. Dediti al lavoro i genitori avevano lasciato partire il figlio proprio perché aveva ricevuto una buon a prospettiva di impiego. La tragedia li ha segnati, anche perché erano ormai convinti che il periodo critico, dopo le scosse delle settimane scorse era passato. Il loro pensiero ora è tutto rivolto alle due piccole figlie e alla moglie”. Figliolia, in una nota ha espresso la sua vicinanza alla famiglia e a tutte le popolazioni coinvolte dal terremoto. “A nome dell’intera cittadinanza di Pozzuoli esprimiamo cordoglio e ci stringiamo attorno alla famiglia Iacono, in particolare alla giovane vedova, per questa morte assurda quanto atroce – sottolinea il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia – Enzo Iacono era un figlio di questa terra. Un lavoratore con un forte senso del dovere, che non si è tirato indietro quando gli hanno chiesto di ritornare in Emilia nonostante le continue scosse di assestamento. E’ un dramma nel dramma, per un giovane del sud Italia che è stato costretto ad emigrare per lavorare ed è morto sul proprio posto di lavoro. Pozzuoli è vicina a tutte le popolazioni coinvolte dal sisma”. In città le associazioni di volontariato e del sociale con le parrocchie della diocesi sono in movimento per assicurare aiuti e sostegno alle popolazioni colpite dal sisma

fonte www.corieredelmezzogiorno.it

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