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Sul piede di guerra contro la movida notturna molti residenti dell’area flegrea.

Patrizia Capuano. Sul piede di guerra contro la movida notturna molti residenti dell’area flegrea: traffico in tilt da Arco Felice a Bacoli, musica fino alle prime ore del mattino e schiamazzi lungo i litorali. Una marea di autoveicoli e moto invade anche di sera il comprensorio, le spiagge della fascia costiera sono prese d’assalto dai giovani. Si moltiplicano dunque le denunce alle forze dell’ordine da parte di cittadini esasperati: anziani e studenti che, per varie esigenze, in estate rispettano (o vorrebbero rispettare) i consueti orari di riposo. Ma la penisola è stretta in un tripudio di caos e una pericolosa morsa di lamiere, arrecando talvolta problemi al pubblico soccorso. E si punta il dito anche contro la diffusione della musica. Una recente ordinanza, firmata dal sindaco Agostino Magliulo, stabilisce per le discoteche all’aperto la chiusura alle quattro, ma dalle tre in poi bisogna ridurre il volume “per evitare di arrecare disturbo alla quiete pubblica”. I locali chiusi possono spegnere la musica alle quattro quando finisce l’attività, avendo in questo caso la filodiffusine un minore impatto sull’ambiente circostante. Se molti ragazzi hanno accolto con entusiasmo questa regolamentazione, un po’ diversa è la reazione di famiglie con bimbi e di anziani. “Non possiamo dormire – afferma Nando Scotto, un residente in località Monte Nuovo – è un continuo caos di sera tra scooter, frastuoni e clackson. Chiediamo controlli che ci possano garantire un po’ di quiete. È un nostro diritto”. Intanto il monitoraggio del comprensorio è stato potenziato su disposizione della Prefettura. In campo nei weekend una task force di polizia municipale, carabinieri e polizia di Stato. In prima linea il sindaco, Agostino Magliulo, e il comandante dei vigili urbani, Carlo Pubblico, che hanno preso parte a verifiche in centro e sul lungomare Pertini. <>. Segnalazioni anche da Bacoli: qui è vietato diffondere la musica dopo le tre, alle due scatta la riduzione del volume. Il provvedimento è applicato nelle zone più abitate e con molti locali. <>. Una decisione condivisa dagli operatori. <>. E a Miliscola per contenere l’impatto sonoro gli impianti acustici sono rivolti sul mare. <>, conferma Luciano Santini del Turistico Beach Park. Ma da Capo Miseno – offlimits ai veicoli di sera nei weekend fino a settembre – si moltiplicano le proteste contro gli schiamazzi notturni sui tratti di spiaggia libera. A tal proposito sono aumentati i controlli delle forze dell’ordine: i carabinieri della stazione di Bacoli, coordinati dal comandante Carmine Napolitano, e la polizia municipale, diretta dal comandante Marialba Leone, setacciano il territorio nei weekend fino alle tre. I militari verificano, peraltro, il rispetto del dispositivo che vieta il trasporto di alcolici e legna sugli arenili per impedire i rave party. Un Sos giunge anche da Torregaveta: residenti e commercianti chiedono una maggiore presenza di forze dell’ordine alla luce di recenti episodi di teppismo e microcriminalità. A Monte di Procida, il sindaco Francesco Paolo Iannuzzi di sera vieta la vendita di alcolici da asporto per contrastare risse e disordini
fonte IL MATTINO Patrizia Capuano.

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