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Bacoli. Il sindaco parla dei motivi della chiusura del bar.

Un gruppo di cittadini è venuto in Municipio per contestare la chiusura di un bar comunale, nel centro antico di Bacoli. Si è parlato di legalità, di beni comuni, di aiuto ai giovani. Ho ben accolto la possibilità di riceverli. Sono concetti che condivido appieno. Da sempre, difatti, insieme a tanti, lotto a difesa della nostra città. Da sempre, sono al fianco delle famiglie, dei commercianti e degli imprenditori onesti che pagano i tributi, rispettano le regole.

Ho quindi approfondito la storia della gestione del bar comunale, con terrazza, nel cuore del paese. Ed ho scoperto questo. Proverò ad essere sintetico.

• Ha un contratto scaduto da tre mesi. E che prevedeva il pagamento di un canone mensile pari a 152 €. Ossia, 5 € al giorno. Canone non solo basso, irrisorio. Ma neanche versato nelle casse comunali. Difatti, risultano non pagate 27 mensilità. Addirittura ventisette. Pari ad oltre 4.000 €. Fino a ieri, quando la notizia è cominciata a diffondersi, le rate mensili non pagate erano 33. Soldi pubblici. Soldi dei bacolesi.

Ma andiamo avanti.

• L’attuale gestore del bar, non paga la Tari dal 2018. Ciò significa che deve versare non a me, ma ai cittadini di Bacoli, una somma superiore a 3.000 €. Soldi pubblici.

Continuo. Andiamo avanti.

• L’acqua. Il gestore del bar usufruire di un contatore intestato al Comune di Bacoli. Su cui non è stata mai effettuata la voltura. Pertanto, ha utilizzato acqua pagata dai bacolesi. Non da un giorno. Ma da almeno tre anni. Sebbene da convenzione, frutto di un bando, vinto da un’altra persona (che poi ha ceduto l’attività all’attuale gestore), era espressamente previsto che il pagamento delle utenze è a carico del gestore. L’ultima voltura del contatore risale al 2011. Per carità cristiana, non staccheremo già oggi il contatore. Ma, presto, gli sarà chiesto il conto di quanto dovuto. Soldi pubblici. Soldi dei bacolesi.

Da una rapida addizione, considerando tutto ciò che ancora deve incassare il popolo bacolese, parliamo di circa 10.000 €. Diecimila euro non versati al Comune di Bacoli. In una città qualsiasi, sarebbe intollerabile. In un comune in dissesto, è assolutamente indecente. Lo ripeto. Anche io sono per la legalità, per i beni comuni, per aiutare i giovani. Ma sono ancora di più al fianco di tutti quei commercianti che pagano anche 700 € al mese per il fitto di un deposito. Anche 1000 € per un negozio. Al mese. E li pagano. Altrimenti li cacciano via. Senza sit-in. Sono ancora di più al fianco degli imprenditori, giovani e non, che pagano la Tari. Sono ancora du più al fianco di quelle tantissime attività commerciali che, nel rispetto delle norme, hanno il contatore dell’acqua a loro intestato.

Ho l’onore di essere il sindaco di questa città. E come tale provo a fare del meglio. Imparziale, con tutti. Ad inizio mandato abbiamo fatto staccare l’acqua ad alcuni lidi militari che non pagavano da anni le tasse. Poi abbiamo chiuso alcuni ristoranti che non pagavano la Tari, per decine di migliaia di euro. Poi siamo passati a chiudere alcuni parcheggiatori che non avevano la regolarità contributiva. Senza paura. Con il pugno duro. Senza sconti. Per Bacoli, per i bacolesi. Perché sono soldi loro, che vanno investiti per le strade, la pubblica illuminazione, le scuole, la pulizia, i grandi progetti di sviluppo. Senza paura, perché ho l’onore di governare questa bellissima città. E senza compiere alcun atto eroico. Faccio solo il mio dovere. Il dovere di un uomo che serve lo Stato. Il dovere che deve compiere il primo servitore del popolo bacolese. Se lo avessero fatto tutti, in passato, forse oggi non saremmo in dissesto. Ma il passato è passato. Guardiamo oltre. Mi confronterò con piacere con i cittadini che vogliono parlare di legalità e beni comuni. Sono temi che amo, che pratico tutti i giorni.

Mi confronterò con vivo interesse con chi mi chiede di prorogare il contratto ad una gestione così virtuosa. Senza bando pubblico. Senza far decidere al mercato un canone mensile, più adeguato, per una struttura comunale posta al centro tra la Piscina Mirabile e le Cento Camerelle. Ricordando loro che esistono tanti, tantissimi casi di commercianti, di lavoratori, di mamme e padri di famiglia, che fanno bene il prorpio lavoro. Ma che, nonostante tutte le difficoltà, pagano le tasse. Ma che, nonostante tutte le difficoltà, rispettano la legge. Sarà un bel confronto. E sono felice che la comunità ne dibatta. Avendo però tutti gli elementi per farlo. Fatti che ho elencato, perché non gestisco un bene privato. Ma il patrimonio di tutti. E tutti devono sapere.

Concludo, con una convinzione. Tutte le energie sono utili a migliorare il nostro paese. Uniamo le forze. Insieme. Per Bacoli. Un passo alla volta.

Il sindaco Josi Della Ragione.

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