Eavbus. Erano pronti a buttarsi nel vuoto

Rientrata la proteste dei lavoratori di Eavbus . Assicurati gli stipendi. Gestione affidata ad Un ‘ATI: tanto per tirare a campare. Gravi responsabilità dei vertici regionali
Un’associazione temporanea di imprese è pronta a rilevare l’ex Eavbus con tutto il personale dipendente, gli autobus e i depositi, per un periodo di tempo limitato. Sarà questo il rilancio del settore o sarà, l’ennesimo, odioso tentativo di tergiversare sulla questione rinunciando a rimboccarsi le maniche e preferire la via del tirare a campare.
Questo nuovo espediente sembra l’ultima trovata partorita dalla mente della Regione Campania, per fuggire dalle proprie responsabilità. Intanto i lavoratori dell’ex Eavbus sono al limite della sopportazione e i più sofferenti hanno inscenato una protesta pletorica: hanno raggiunto il tetto dell’edificio di Via Nuova Agnano, dove ha sede la Società di Trasporto pubblico e si sono messi penzoloni sui muri perimetrali della palazzina, pronti a continuare nella manifestazione se le loro richieste non fossero state ascoltate. E’ il segnale di un malessere profondo, per una vicenda che dura da circa un anno e che i responsabili regionali non sanno gestire.
L’Ex Eav Bus è una società a partecipazione regionale, il cui socio unico, è dunque la Regione Campania, con il suo apparato politico, economico e organizzativo. E l’Ente di Via Santa Lucia ha gravi responsabilità sulla questione che non riesce a portare fuori dal guado . L’utenza è esposta quotidianamente a gravissimi disagi, i lavoratori alla mancanza di stipendi e di certezze sul futuro occupazionale.
Gli episodi di protesta descritti non devono essere assolutamente sottovalutati ne dal Presidente Caldoro e ne dall’Assessore Sergio Vetrella . Un attimo di follia, l’ angoscia, la prostrazione, si possono tradurre, in quegli uomini, con le gambe sospese nel vuoto, seduti in un fazzoletto di muro, in gesti insani. Estremi. E’ da registrare infatti che analoghe vicende, sono infatti sempre più frequenti: i suicidio di persone spinte dal pensiero di perdere il lavoro o che non sono in grado di poter garantire alla propria famiglia un’esistenza dignitosa, stanno riempiendo, in questi ultimi mesi, gli spazi di informazione.
I lavoratori del TPL e l’utenza stanno pagando per gli errori e per le scelte sbagliate, sia della politica del recente passato, che per quella di oggi. Intanto Vetrella continua a giustificare le proprie responsabilità, trincerandosi dietro un alibi, affermando che i danni del TPL appartengono alla gestione amministrativa dell’epoca di Bassolino, ed ha creato una pagina telematica per dare maggior fiato alla questione. Oggi intanto è lui l’assessore di turno ed il responsabile di un settore che da quando si è insediata la nuova giunta regionale, non ha avuto più pace.
Durante la protesta dei lavoratori dell’ex Eavbus, era stato annunciato da parte dei responsabili sindacali, la possibilità di ritirare ancora una volta il servizio; situazione che avrebbe lasciando per strada migliaia di pendolari, anche della zona flegrea; poi sul calar del sole la protesta è rientrata. A malincuore è stata accolta l’ennesima sterile promessa, fatto con un telegrafico e sibillino comunicato, che ha assicurato, almeno per questi giorni l’erogazione dell’ affannosa paga; subito dopo è stata diffusa la notizia dell’affidamento della fallita società Eav bus ad un gruppo di imprese /ATI) fra cui l’EavCampania.
Intanto questi lavoratori e migliaia di utenti stanno pagando per il collasso del trasporto pubblico locale e per le scelte sbagliate proprio con l’insediamento della nuova giunta regionale. Come si ricorderà infatti proprio con l’avvento di Vetrella cambiarono i vertici aziendali della società Eavbus: si passò infatti da un management professionale, a manager estratti dal cilindro dei partiti. I risultati di tutto questo sono sotto gli occhi di tutti, e almeno questa trasformazione e gli effetti che ne sono scaturiti, non lo possono essere addebitati alle passate gestioni.
Geppino basciano