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Comunicato, Michele Petrone risponde al manifesto anonimo apparso stamane in paese

Intedo rispondere il linea personale al manifesto anonimo apparso stamattina per tutto il paese che deve far riflettere tutti i cittadini di Monte di Procida.
Un manifesto bianco che riporta: Leonardo=Gnolfo, Petrone=Parascandola e Iannuzzi=Iannuzzi.
Oltre al fatto che chi l’ho ha scritto e chi l’ho ha pensato oltre ad essere un vigliacco, dimostra, senza alcun dubbio, poca astuzia e strategia politica (un mediocre sciocco) perchè questo manifesto è un bumerang politico di cui mi appresto ad illustrarne i motivi.

Per quanto riguarda il teorema Leonardo=Gnolfo, ritengo che, i cittadini, sicuramente sapranno valutarene l’inetera storia politica sia di Leonardo e sia di Gnolfo che, al di là delle diverse posizioni politiche, hanno occupato ed occupano uno spazio leggittimo politico che, può essere condiviso o meno, ma che è il frutto di un impegno il cui giudizio e bilancio, sempre  politico, spetta solo ed esclusivamente ai cittadini e agli elettori.

Per quanto riguarda il teorema Petrone=Parascandola, in primis non rinnego a priori la collaborazione leale, trasparente e senza interessi personali che, condivido ormai da anni con l’AMICO Salvatore. Ma c’è un dettaglio che sfugge o che vuole essere in mala fede ignorato. Oltre a Parascandola, da anni, ci sono tanti amici e tanti simapatizzanti con i quali 2 volte al mese all’interno della sezione che abbiamo aperto a Cappella da oltre 8 ANNI, discutiamo di fatti politici, analizziamo idee, sviluppiano proposte e insieme, anche con idee contrapposte tracciamo la  linea politica che ha caratterizzato sia l’azione in Giunta e sia l’attività Consiliare del gruppo UdC di Petrone e Illiano.
Le nostre decisioni non vengono prese da una sola persona (IANNUZZI=IANNUZZI) che decide su tutto e per tutti, ma vengono prese con responsabilità, serietà, coerenza e nell’esclusivo interesse del paese anche a costo di rinunciare a poltrone, “comode”.
Questi attachi “di bassissimo livello” alla persona e in questo caso, soprattutto a Parascandola, mi sembrea veramente ridicolo ed infantile. Salvatore, purtroppo, dato che ha privilegiato da sempre gli interessi del paese a quelli personali, è stato sempre considerato, soprattutto da Iannuzzi, un politico scomodo. Salvatore Parascandola, di cui ripeto, sono orgoglioso di essere amico e di aver condiviso una collaborazione politica che ha solo prodotto atti e proposte utili e nell’esclusivo interesse solo del paese e non dei nostri familiari o amici, dato che dice sempre pane al pane e vino al vino, è stato etichettato come una persona scomoda politicamente e quindi da emarginare e strumentalizzare.
In ogni caso sarebbe bello capire se dietro a questo teorema, volessero dire cose diverse di cui ignoro ma che dovrebbero avere il coraggio di dire viso a viso e non dietro qualche angolo di piazza a bassa voce solo per screditare inutilmente le persone.
In sintesi, chi non ha la “PATENTE di MERCENARIO” non può fare politica ovvero non può godere dell’amicizia e della stima di un gruppo di politicanti che da anni fanno il bello e cattivo tempo solo a favore di pochi intimi nell’esclusivo interesse di mantenere ed esercitare un potere fine a se stesso e non per la comunità tutta.
Riescono con precisione chirurgica a individuare e selezionare gli amici fedeli, quelli occasionali e etc., riservando loro “favori” e “amicizie” mentre maltrattano e tentano di screditare quelli che vengono considerati “nemici” o “avversari” non acquistabili in saldi.

Ovviamente, queste cose sono a conoscenza di tutti i cittadini di Monte di Procida, purtroppo, il voto non sempre corrisponde alle capacità politiche e al fatto di essere una brava persona e onesta. Ma risponde al numero dei familiari, agli intrecci di parentele e anche a qualche cortesia ricevuta pur sapendo che non si tratta di cortesia ma di un diritto dovuto.
Girando per le case ho avuto modo di sentire che molti temono di esporsi pubblicamente, una sorta di vero e proprio panico, ma ho avuto la sensazione che, nelle urne sceglieranno e voteranno secondo coscienza nell’esclusivo interesse del paese.
Ciò perchè, tutti, al di là delle singole esigenze personali e etc., sono consapevoli che, dato anche il delicato momento che travolge l’economia e etc., la politica è una cosa seria e non può e non deve essere affidata a mercenari di professione o a politicanti che puntualmente sotto le elezioni tentano di mettere a nuovo il paese, nascondendo la polvere sotto il tappeto, facendo promesse da favola e collocando padri di famiglia disoccupati per pochi giorni in cantieri di lavoro ormai super affollati.
Oltre a questo non va trascurato che, sia durante gli ultimi 5 anni e sia durante queste tre settimane di campagna elettorale ci sono molti candidati e consiglieri uscenti che parlano malissimo del Sindaco e dei loro stessi colleghi. Un fuoco amico trasfersale e ad incrocio. Ciò avviene nelle piazze e in tutti gli angoli e tutti ascoltano in maniera diretta e non per sentito dire.

A breve, il Coordinmento Politico, diffonderà un’altro comunicato per chiarire anche la vicenda post comizio tenutosi a Cappella, per evitare il circolare di voci false ed infondate.
Durante uno dei vari comizi e incontri tenutisi a Cappella, mi è stato riferito che il Sindaco indossava la sciarpa del Napoli. Che centra lo sport con la politica visto che lui, tra l’altro, è un noto e schierato tifoso dell’INTER. Forse mi sfugge qualcosa ? oltre al partito (dall’Udeur di centro sinistra) ha cambiato anche fede sportiva ? non sarebbe una novità
Ovviamente il presente comunicato, unitamente ai miei interventi durante i comizi e ai diversi comunicati diffusi attraverso i diversi siti e stampa, sono solo un’anticipo degli argomenti che saranno ulteriormente oggetto dei prossimi comizi che avranno per oggetto tutte le coincidenze che sono capitate, sicuramente in buona fede, e senza alcuna pressione da parte di alcuno, circa le attività amministrative a partire dall’affidamento del PUC (ex Piano regolatore) che riporta tra i professionisti incaricati parenti di autorevoli amministratori.

Sono certo che questi amici di cui penso di sapere nome e cognome, dopo questo chiarimento, doveroso da parte mia, eviteranno di fare ulteriori manifesti anonimi nel loro stile vigliacco e meschino. Anzi li in vito a suggerire a chi di dovere di affrontare concretamente il confronto pubblico nelle piazze e non a chiacchiere.

Monte di Procida, li 8.5.2011 Michele Petrone

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