Fine 800 tram a vapore da Napoli al Grand Restaurant del Lago Fusaro

Fine 800 tram a vapore (tramway) da Napoli al “Grand Restaurant” del Lago Fusaro (Bacoli)
La tradizione gastronomica flegrea affonda le sue radici nelle profondità del tempo e della storia millenaria della nostra terra. Nel lontano 1764 Ferdinando IV di Borbone (poi divenuto Ferdinando I), affidando a Giuseppe Trentarella il compito di realizzare impianti per l’ostricoltura (allevamento delle ostriche) nel lago Fusaro, dava continuità ad una antica e millenaria tradizione svolta nei laghi flegrei. La pratica, iniziata prima dai greci di Cuma sempre nel lago Acheron-Acherusia-Fusaro, di cui la fedele testimonianza è rappresentata dalle antiche monete cumane risalenti al V secolo a.C. sul cui rovescio risalta – per lo più- la conchiglia della cozza. La stessa tradizione è continuata dai romani, con Sergio Orata, sempre con la coltivazione delle ostriche e la piscicoltura nel Lago Lucrino, mentre per il Fusaro (vedi “Lettere a Lucilio” dove Lucio Anneo Seneca, il filosofo e poeta, nel recarsi in visita alla villa di Servilio Vatia sita sul promontorio di Torregaveta, descrive i fondali del lago Fusaro ricchi di pesci e gustose ostriche). Venendo ai giorni nostri – si fa per dire – nel 1882 i Sigg. Milosa e Troise, quali nuovi concessionari del Lago Fusaro affiancano alla fiorente attività di pesca e coltivazione delle ostriche un ristorante all’interno del “Real Casino” dal none altisonante di “GRAND RESTAURANT”, che ben presto diviene molto rinomato: le cronache dell’epoca raccontano di frotte di buongustai che da Napoli arrivano direttamente al Fusaro a bordo di un tramway a vapore, per gustare le prelibatezze offerte nel menù fisso: al costo di Lire 5, o del menù alla carta del “GRAND RESTAURANT” (probabilmente tra i primi ristoranti della costa flegrea) * Testi, notizie ed immagine tratti dal libro edito dal “Centro Ittico Tarantino Campano” dal titolo “Fusaro Storia, cultura, arte”. Autore del testo il compianto Franco Nocella, giornalista, amico e persona straordinaria, prematuramente scomparso nel marzo del 2003.
Antonio Capuano