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Aveva effettuato rapine a Cappella, Bacoli e Pozzuoli, arrestato a Maratea

POZZUOLI – Era diventato il terrore della zona tra Pozzuoli, Licola e Bacoli: tra aprile e maggio scorsi aveva effettuato sette rapine ai danni di persone del luogo, quasi sempre donne di età avanzata. E’ stato finalmente agguantato a Maratea, in provincia di Potenza, dai militari della stazione di Pozzuoli assieme ai colleghi del nucleo investigativo di Napoli.

Si tratta di Salvatore Bifolco, pregiudicato 40enne residente a Sapri, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli per rapina aggravata, furto con strappo e lesioni personali. L’uomo è ritenuto responsabile delle seguenti rapine: il 6 aprile, rapina di fede nunziale e di borsetta a via Solfatara di Pozzuoli ai danni di una 63enne del luogo; il 13 aprile, rapina di borsa e di oggetti preziosi a in via Montenuovo (Licola), con lesioni, ai danni di una passante 41enne di Licola; il 20 aprile, rapina di borsetta a via San Gennaro Agnano di Pozzuoli ai danni di una 53enne del luogo; il 24 aprile, scippo di borsetta in via Cappella di Bacoli ai danni di una 88enne del luogo; il 7 maggio, rapina di borsetta e oggetti preziosi a via Cappella di Bacoli ad una 74enne del luogo; il 13 maggio, scippo della borsetta sul viale Olimpico di Bacoli ai danni di una passante 79enne del luogo; il 15 maggio, rapina della fede nunziale e del portafogli a via Solfatara ad un 33enne di Sant’Antimo.

Il 40enne assaliva le sue vittime affiancandole con la sua auto, con la complicità del figlio 17enne, il quale è stato già arrestato per gli stessi fatti lo scorso 13 giugno. I militari dell’arma l’hanno individuato grazie a resoconti delle attività di controllo del territorio: più volte era stato visto aggirarsi nella zona con fare sospetto. La sua foto era stata inserita in album fotografici sottoposti in visione alle vittime dei citati fatti reato, che l’hanno identificato come “il rapinatore”. Ora è stato rinchiuso nel carcere di Sala Consilina

fonte wwww.ildesk.it

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