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PATTY PRAVO incanta il NABILAH (pacosmart)

Una leggera brezza, il profumo del mare, un cocktail da sorseggiare e della buona musica. E’ questo che rende bella l’estate, la possibilità di trascorrere una serata emozionante con pochi ingredienti, quasi tutti naturali. E a Napoli è possibile farlo, se ti sposti verso il mare, verso Bacoli, sulla via Spiaggia Romana, dove ci sono tanti lidi che di giorno accolgono bagnanti e di pomeriggio-sera amanti della vita by night.

Domenica sera ero al Nabilah. Sono arrivata verso le 19 per un cocktail a bordo piscina, ma la voglia di mare mi ha spinta a trascorrere un’oretta seduta sulla spiaggia, incurante della sabbia che s’insinuava nelle mie scarpe nuove, sorseggiando un buon mojito e aspettando di ascoltare una delle più belle voci della musica italiana, Patty Pravo. Guardavo il tramonto, la palla di fuoco che lentamente spariva dietro la linea dell’infinito, ascoltavo la musica lounge che accompagnava il movimento delle onde, finché la stravagante Patty è arrivata sul palco, accompagnata dal suo chitarrista, da un pianoforte e dalle percussioni. Sbarazzina nonostante i suoi sessant’anni, vestita con dei pantaloni, giacca e foulard viola annodato in testa, ci ha emozionati sin da subito con “E dimmi che non vuoi morire”. Una canzone scritta da Vasco Rossi e interpretata da lei al Festival di Sanremo del 1997. Un pezzo sofisticato, eppure gradevole, orecchiabile, raffinato come pochi.

Di lì poi la sequenza di successi: La Bambola, Qui e Là, Se perdo te, Pazza Idea. Tutti abbiamo cantato, chiuso gli occhi, sognato, cullati da quella brezza in riva al mare che ha reso l’atmosfera ancora più seducente, finché Nicoletta si è congedata salutando il pubblico con la sua prima canzone, Ragazzo triste, un pezzo che “l’ha scocciata”, come lei stessa ha detto, ma che ha trascinato il pubblico in un coro sentito e divertito. Stordita dalle emozioni e dal moito – sono una che beve solo acqua naturale o al massimo coca light – sono uscita dal locale canticchiando Pazza Idea e con una domanda nella testa: cosa differenzia un’ artista come Patty Pravo da uno qualsiasi di questi cantanti di ultima generazione usciti, spesso, dai reality? E la risposta mi è sembrata evidente: il pubblico. Eravamo un pubblico eterogeneo al concerto di Patty Pravo: ventenni, trentenni, quarantenni, cinquantenni e oltre, e tutti abbiamo cantato, applaudito, chiesto il bis…

Micol Conte di www.campaniasuweb.it

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