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Obbligo di utilizzo delle mascherine nessuna novità per i bagnanti. Intervista all’avv. Domenico Ciccarelli

Obbligo di utilizzo delle mascherine e nuova ordinanza ministeriale: nessuna novità per i
bagnanti.
Intervista all’avv. Domenico Ciccarelli, Presidente dell’Associazione Alba Flegrea.
Diversi sono i dubbi sorti nelle ultime ore che riguardano bagnanti e gestori di stabilimenti
balneari, dopo l’emanazione dell’ordinanza del Ministero della Salute, datata 16 agosto, la quale
prevede l’obbligo di utilizzo della mascherina, dalle ore 18.00 alle ore 06.00.
L’interrogativo principale in questa calda estate riguarda il comportamento da tenere in spiaggia.
A fare chiarezza interviene l’avv. Domenico Ciccarelli, Presidente di Alba Flegrea -associazione di
categoria che tutela gli interessi del comparto balneare e turistico, promuovendo lo sviluppo del
territorio dei Campi Flegrei-.
“L’ordinanza ministeriale non apporta elementi di novità per i bagnanti e per le strutture balneari
-spiega l’avv. Domenico Ciccarelli-. La normativa emergenziale, nazionale e regionale di settore,
aveva già disposto in precedenza l’obbligo di utilizzo della mascherina ogni qualvolta in spiaggia
si renda necessario raggiungere le aree comuni o i servizi, quando ci si trovi al di sotto della
distanza di un metro da altri soggetti o, ancora, quando si verifichino assembramenti. Non vi è
alcun obbligo di utilizzo permanente della mascherina dalle 18.00 alle 06.00 sulle spiagge. Cerco
di essere più chiaro: non si ha l’obbligo di tenere la mascherina sotto l’ombrellone o in acqua,
dalle ore 18.00 e fino alla chiusura dello stabilimento, mentre dovrà essere sempre usata, come
accadeva fino a ieri, quando ci si sposta dal proprio lettino per raggiungere servizi o aree comuni
o vi siano assembramenti”.
Diversa è la sorte toccata alle serate danzanti, anche quelle organizzate dagli stabilimenti
balneari, che restano sospese fino al 7 settembre.
“La brusca interruzione delle serate danzanti, verificatasi in meno di 24 ore, con evidenti
conseguenze economiche e occupazionali, non incide sulla possibilità di organizzare cene
spettacolo o il servizio di lounge bar, previe le necessarie autorizzazioni amministrative
-conclude l’avv. Ciccarelli-. Difatti, le attività di ristorazione e bar non vengono scalfite
dell’ordinanza ministeriale. In buona sostanza, per detti tipi di attività, vanno rispettati i protocolli
regionali ma, si badi bene, non si potrà più ballare in prossimità del proprio tavolo, come
accadeva in precedenza”.

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