Monte di Procida Il sito ufficiale dei montesi
Da oggi, con la firma di un Protocollo da parte del sindaco Peppe Pugliese, anche il territorio di Monte di Procida entra a far parte a pieno titolo del Parco archeologico dei Campi Flegrei, divenuto da inizio anno museo autonomo nell’ambito del nuovo assetto del Ministero per il Beni e le attività culturali, con l’obiettivo di valorizzare il considerevole ed unico patrimonio archeologico dell’area.
Monte di Procida crede nell’importanza della sua storia millenaria: nei suoi siti archeologici, nella necropoli della flotta imperiale, solo in minima parte scavata, nei suoi siti del neolitico – la cui conoscenza e’ da approfondire assolutamente perche’ tra le testimonianze piu’ antiche dell’uomo nella Baia di Napoli, nelle sue archeologie sommerse, tutte ancora da scoprire.
L’Assessore Escalona illustra le motivazioni e le prospettive relative a questo importante traguardo.
“Da qui, passava il grande commercio dell’ambra e dell’ossidiana. Da qui, si controllava tutto il territorio quando non c’erano binocoli e droni.
Ecco perche’ il vero, grande Valore di Monte di Procida, la ragione prima del suo essere, e’ il Pan-orama, πᾶν-ὄραμα, ovvero la “vista sul tutto”.
Nell’ambito del Piano Cultura e Turismo approvato dal CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), 25 milioni di euro destinati al Parco Archeologico dei Campi Flegrei, per una serie di progetti, integrati tra loro, volti al rilancio della filiera culturale che propone la creazione di nuove occasioni lavorative per i nostri giovani.
In linea con quanto previsto dal Documento di orientamento strategico e piano di azioni per il governo del territorio del Comune di Monte di Procida, presentato in Consiglio Comunale a febbraio, il nostro primo progetto sara’ : una passeggiata ciclopedonale che correra’, come fa quella di Tragara a Capri – progettata e realizzata da Hedwin Cerio negli anni 30- lungo tutto il ciglio tufaceo, lungo il paesaggio, raccontando ed esaltando il sottostante territorio archeologico flegreo e i tramonti sacri su Procida, Procyma, l’ isola di Arturo.
Da oggi, quindi, proviamo concretamente a liberare e ad esaltare il “paesaggio flegreo” come Bene Pubblico e fonte di ricchezza, benessere e lavoro per i nostri cittadini. Ragione di bellezza per i viaggiatori che verranno a trovarci per traguardare, dalla terrazza dei Campi flegrei, dai suoi belvederi vecchi e nuovi, il nostro futuro remoto.”
Fonte: rassegna stampa
