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I reperti neolitici di Monte di Procida

I reperti neolitici di Monte di Procida 1 (2)I reperti neolitici di Monte di Procida

“Il territorio dove sorse la colonia greca di Cuma (725-720 a.C.) fu abitato fin dall’età preistorica e protostorica. In particolare, nella chora* cumana sono documentati il neolitico a Monte di Procida, (ca. 3500-3000 a.C.) “
*territorio
L’unico ritrovamento attribuibile al Neolitico medio superiore 3500-3000 a.C. nei Campi Flegrei è quello di Monte di Procida, località Bellavista, effettuato dal geologo Porcelli nel 1978** in una cava di pozzolana.
Il Marzocchella ne dette notizie in questi termini:
la ceramica raccolta è data da anse a rocchetto che riportano all’ orizzonte culturale di Diana, da anse tipo Serra d’Alto e da pochi frammenti di ceramica dipinta in impasto fine depurato, che per motivi decorativi – fasci di sottili linee brune – trovano confronto tra i materiali di grotta delle Felci a Capri. L’industria litica è data da strumenti in selce ed ossidiana ma la prima, stando alla raccolta superficiale, è di gran lunga più abbondante.”
le ricerche nel sito di Bellavista a Monte di Procida proseguirono fino al 1985
Amodio Marzocchella, archeologo
I testi e le immagini sono tratti dal bel libro di Raffaele Adinolfi “CUMA dalla preistoria all’ età greca”

a cura di Antonio Capuano

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