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Crack Deiulemar: Il sindaco incontra gli obbligazionisti in ansia per il trasferimento del processo penale a Roma

Alle ore 10 del giorno venerdì 3 agosto due gruppi di obbligazionisti, in primis Il gruppo Obbligazionisti Deiulemar Indipendenti che hanno raccolto le firme per sottoporre all’attenzione di Presidenza del Consiglio e Ministri competenti la questione della responsabilità di Consob, Bankitalia e Kpmg per culpa in vigilando e quindi per aver contribuito con le proprie omissioni a diffondere false informazioni sullo stato di salute giuridica ed economica della Deiulemar S.p.A CDN inducendo in inganno i risparmiatori e causandogli un danno economico e morale.

A sostegno il gruppo Obbligazionisti Deiulemar: Legalità e trasparenza che ha promosso la Manifestazione Torre non deve morire e che appoggia l’applicazione della legge Marzano proposta dal sen. Formisano e dall’on. Di Pietro in quanto soluzione auspicabile per il recupero del capitale investito oltre che per evitare il collasso di un’economia. L’incontro è stato deciso in una riunione che i due gruppi hanno avuto mercoledì scorso alle ore 19.00 in Villa comunale a Torre del Greco per confrontarsi sulla situazione di disagio emotivo in cui gli obbligazionisti sono caduti dopo essere venuti a conoscenza del Trasferimento del processo penale contro i soci Deiulemar da Torre Annunziata a Roma a causa di un conflitto di giurisdizione. Nel caso di specie il c.p.p. viene applicato in quella norma che prevede il tresferimento d’ufficio da una Procura all’altra qualora gli indagati, la parte offesa, le persone informate sui fatti appartengano alla stessa Corte d’Appello nella cui Procura si tiene il Processo.

Nel caso del processo Deiulemar ci sarebbe un magistrato della Corte d’appello di Napoli tra gli obbligazionisti. Pur non avendo egli esposto denuncia e non avendo esperito nessun altra azione giudiziaria, il solo fatto che egli sia appartenente allo stesso collegio giudicante in qualità di persona offesa e in qualità di magistrato fa scattare l’applicazione della norma che prevede il trasferimento del procedimento ad altro distretto di Corte d’Appello. Ogni Procura è accorpata ad un’altra per normativa dell’ordinamento giudiziario. La Corte d’appello di Napoli è accorpata a quella di Roma. Ci si può tuttavia opporre legalmente ad un siffatto provvedimento ed è ciò che il giudice Raimondi, Marno e Prisco hanno fatto ricorrendo in Cassazione. Poichè in magistratura vige il principio dell’indipendenza e imparzialità della magistratura a nulla servirebbero azioni di pressione nei confronti di essa da qualsiasi parte essa provenisse.

Il Sindaco si è dichiarato assertivamente in opposizione con il gruppo Obbligazionisti Deiulemar Indipendenti nella loro richiesta di organizzare una manifestazione a Roma presso la sede della Corte di Cassazione, sarebbe infatti poco corretto non solo a livello deontologico, essendo lui stato un uomo di legge ma anche a livello politico. Uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione è quello della separazione dei poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario. Inoltre il Sindaco ha fatto notare che qualora la Cassazione respingesse il reclamo della Procura di Torre Annunziata e il processo penale si dovesse (come probabilmente sarà) svolgere a Roma – ‘non ci si deve preoccupare perchè anche la Procura di Roma è dotata di bravi magistrati e per bravi intendo giudici imparziali, indipendenti, con alti valori morali quali quello dell’incorruttibilità’.

Tra l’altro il processo fallimentare continuerà il suo corso e il Sindaco ha fatto notare che esso ha subito un ritardo per il rinvio a giudizio dell’udienza del tribunale del riesame che si avrà presso la Corte d’appello di Napoli, giudice Celentano, il 26 settembre prossimo. In una parola il fallimento Deiulemar giuridicamente non è ancora conclamato! Per questo il custode sequestratario non è stato ancora nominato.

Il sindaco ha rinnovato il suo impegno a partecipare a qualsiasi tavolo di trattativa sia regionale che nazionale per risolvere il caso Deiulemar nel miglior modo possibile. Sta già in coordinamento con il Sindaco di Monte di Procida e l’onorevole Nappi, il gruppo obbligazionistiDeiulemar: legalità e trasparenza ha reso noto le tappe della propria strategia a favore dell’applicazione della legge Marzano, dell’impegno dell’on. Antonio Amato a livello regionale e della sen. Teresa Armato per il Parlamento. Il Sindaco e il gruppo convengono che la legge Marzano in quanto soluzione più favorevole per obbligazionisti, lavoratori ed economia della città richiede uno sforzo politico unitario e coordinato. Si sono dichiarati disposti ad una collaborazione più intensa anche con le diverse forze politiche che per questo particolare caso dovrebbero lavorare in coordinamento e sinergicamente anche per chiedere l’applicazione dei decreti attuativi al Fondo delle vittime di frodi finanziarie.

Il Sindaco ha manifestato la sua disponibilità a partecipare insieme con il sindaco di Monte di Procida, in qualità di primo cittadino, ovviamente nel momento opportuno, che sicuramente è oltre il 26 settembre, ad una manifestazione a Roma per andare ad esporre la questione direttamente a Palazzo Chigi o in Parlamento, tutto ciò che riguarda il suo ruolo di primo cittadino e di istituzione politica il Sindaco lo vuol fare ma ciò all’interno delle regole di rispetto, di competenza e di etica giuridico-morale.

Assunta Esposito

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