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Mare inquinato: aumenta la polemica,tra la REGIONE e il sindaco IANNUZZI

L’Assessore all’Ambiente della Regione Campania punta il dito contro i sindaci Mare inquinato: aumenta la polemica Iannuzzi: “ La competenza è della Regione. Noi possiamo collaborare insieme a loro” Solo un anno fa esplodeva lo scandalo del depuratore di Cuma. Lo sciopero dei dipendenti dell’impianto, aveva causato lo sversamento in mare di una enorme quantità di liquami. Da quel momento, il caso depurazione in Campania è finito sulla bocca di tutti dimenticando però che il cattivo malfunzionamento del sistema di depurazione è un problema più che decennale. Riunioni, incontri ed immediati tentativi per risolvere parte delle insufficienze esistenti. Purtroppo però la mancanza di fondi e la poca disponibilità di cassa da parte della Regione Campania non sta di certo favorendo tutti gli interventi previsti. Interventi di adeguamento a tutti gli impianti presenti sul territorio campano e che risolverebbero quello che è stato già definito come un attentato alla pubblica salute e all’ambiente. Un clima di certo poco sereno non favorito anche dagli ultimi scenari politici. Solo qualche giorno fa furono pesanti le accuse, espresse a mezzo stampa, da parte dell’Assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano. Uno stato di salute dei mari, quello delineato dall’Assessore, piuttosto sconcertante, con le acque flegree inquinate e il dito puntato contro l’operato dei Sindaci. Parole molto dure e severe che hanno allertato gli animi soprattutto dei cittadini che ormai si sentono tirati per le orecchie tra due fuochi. Immediata la replica del primo cittadino di Monte di Procida Franco Iannuzzi. “ La drammaticità della situazione del Mar mediterraneo e del golfo di Napoli impone a tutto il sistema, Comune, Regione e Stato, di collaborare insieme senza che nessuno si senta in diritto di ergersi a maestro”, dice il Sindaco, “ la gestione del ciclo integrato delle acque è della Regione. Certo i Sindaci devono fare la loro parte ma serve l’intervento di tutti ed in particolare della Regione. Il problema della depurazione deve essere affrontato dal Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro al più presto altrimenti sarà un fallimento per tutti”. Intanto sul sito dell’Arpac, Agenzia Regionale per la protezione Ambientale della Campania, spuntano i dati relativi alla balneazione per l’anno 2010. Sulla mappa, i punti balneabili sono indicati in maniera simbolica con bandiere di colore blu e quelli non balneabili con bandiere rosse. Per Bacoli, su 10 spiagge segnalate, semaforo rosso in due tratti Spiaggia Romana colonia vescovile e Spiaggia Romana, lido Fusaro; per Pozzuoli invece aumentano le bandierine rosse: Licola, lido Le Aquile, lido Licola, tra lido Cice e Monsoleil, tra lido Sorriso e Lido Capri, bocciati; bocciati anche Rione Terra, via Napoli altezza Terme La Salute e località ex Macello; Bandierine blu per Miliscola, Isolotto di San Marino ed Acquamorta. Alla luce però degli ultimi sospetti circa la veridicità dei dati del 2009 stilati dall’Arpac in penisola sorrentina, i cittadini sono diffidenti e chiedono ulteriori analisi. Annarita Costagliola da ”IL CORRIERE FLEGREO”

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