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PROCIDA,scoppia la pace tra i pescatori e i diportisti locali

Procida. Un patto per la Corricella. Scoppia la pace tra i pescatori, i diportisti locali e gli operatori dei servizi turistici della zona, per il rilancio del borgo . Nei giorni scorsi alcuni episodi legati alla gestione degli spazi a mare, rilasciati in concessione tempo addietro dal Comune, avevano acuito la tensione tra i pescatori e gli altri operatori del borgo. I pescatori e i diportisti locali lamentavano lo sconfinamento nei loro spazi acquei da parte dei natanti dei turisti che nei fine settimana invadono il porto. Un assalto selvaggio, senza regole, in una situazione in cui ha imperato solo la legge del più forte. Da qui proteste, minacce, denunce, in un clima di contrapposizione che non prometteva nulla di buono. Poi, grazie all’opera di mediazione del sindaco Vincenzo Capezzuto e delle associazioni di categoria, come «Adiri Pesca», e di quelle che raggruppano i diportisti locali, si è arrivati ad un definitivo chiarimento con un programma di buoni propositi e di progetti per la tutela e la valorizzazione di un posto definito, non a caso, «unico al mondo» in una recente puntata della trasmissione Rai «Linea Blu». Eugenio Michelino, presidente isolano dell’Ascom e dirigente dell’Associazione Nazionale Porti Turistici, spiega: «Siamo finalmente riusciti a raggruppare nel Consorzio Corricella gli operatori che da sempre assicurano i servizi di ormeggio ed assistenza ai natanti che – specie d’estate – frequentano la zona. Il che ha significato il rientro in un circuito di legalità, di trasparenza, di sottoscrizione di regole certe a livello di prezzi, di sicurezza, di tutela e protezione dell’ambiente. I vacanzieri che ora sbarcano a Corricella sanno quali sono e quanto costano i servizi, devono fare la raccolta differenziata dei rifiuti, sanno che la loro barca è sorvegliata, anche di notte, da un’apposita guardiania e che è stato attivato un primo provvisorio sistema antincendio con estintori carrabili». Aggiunge Michele Nasti, presidente del consorzio: «La Corricella va protetta ed organizzata. Essenziale è la sua tutela ambientale. Abbiamo già coinvolto i pescatori nello smaltimento degli olii e batterie, convezionandoci con un’apposita società del settore». Nicola Pellecchia, segretario dell’Adiri Pesca, è fiducioso: «I pescatori sono e restano i protagonisti della Corricella. Cattura del pesce azzurro con le saccaleve e piccola pesca, anche attraverso il ”pesca turismo”, restano fondamentali per il presente e il futuro del borgo. Di qui anche la revisione di alcune regole imposte dal Regno di Nettuno».

da www.ilmattino.it

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