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Antenne e Impianti di telecomunicazione a Bacoli il punto dell’Ass. Parisi.

Comunicato a firma dell’Ass. Parisi sul posizionamento degli impianti di telecomunicazione

Il  “Regolamento per il posizionamento degli impianti di telecomunicazione”, approvato – evento piuttosto raro – dall’intero Consiglio Comunale,  migliorabile in alcuni passaggi, esprime, come si legge in premessa,la volontà collettiva di contemperare ed armonizzare due legittime necessità:

  • salvaguardare la salute dei cittadini e      del territorio;
  • partecipare all’implementazione e allo      sviluppo delle nuove tecnologie.

E’ questo un obiettivo, e lo dicono le cronache quotidiane, niente affatto scontato, il cui conseguimento richiede attenzione, competenze ed onestà intellettuale.

Proprio tenendo conto della complessità della problematica e la difficoltà di coniugare salute e sviluppo, il solo fatto di aver esplicitamente posto la questione, laicamente e con mente scevra da pregiudizi,  va ascritto a merito del Consiglio Comunale, che ha così consegnato alla Città di Bacoli un documento che rappresenta, in materia di elettromagnetismo, una sorta di Carta Costituzionale, dalla quale non si può prescindere.

Nell’analisi e nella valutazione dei progetti Vodafone (il cui iter era , all’atto dell’insediamento della nuova Giunta, già in corso con relativi contratti sottoscritti tra le parti) , l’Amministrazione Comunale ha operato nel pieno rispetto del Regolamento vigente. Per completezza, si precisa che il Regolamento è costituito dai seguenti elaborati:
– Norme tecniche di attuazione

– Regolamento sulla telefonia mobile

– Carta dei valori paesaggistici – ambientali

– Carta delle aree sensibili

– Carta della densità abitativa

– Carta delle aree compatibili

– Carta di sintesi

– Carta delle localizzazioni

 

Da questa lettura comparata tra Regolamento e Progetti Vodafone, la compatibilità  delle installazioni emerge in virtù di due  fondamentali fattori:

 

–        la scelta delle aree interessate alle installazioni, che la Tavola 4 indica come ” compatibili esterne alle aree sensibili”;

–        la natura pubblica degli edifici che dovranno accogliere la strumentazione, esplicitamente posta al punto 4 del capitolo “Finalità”.
Tale compatibilità, tecnica e formale, tuttavia sarà integrata dall’applicazione rigorosa di quanto il Regolamento,stabilisce all’articolo 5 per le “aree sensibili”, nelle quali “…viene prescritta particolare cautela.”

Questa raccomandazione, la “particolare cautela”, è, e sarà sempre, un’ inviolabile, imperativo, per garantire la salvaguardia della salute; innanzitutto , per essere chiari,tale prescrizione la riteniamo cogente in tutto il territorio , e non solo nelle “aree sensibili” , e l’eleviamo a ragione suprema, al punto da non dare mai niente per scontato, compresi atti e decisioni già assunte.

Come sarà tradotta, per fare qualche esempio, nella pratica la “particolare cautela”? Vincolando il funzionamento degli impianti all’attivazione di un efficiente sistema di controllo, gestito dall’ente istituzionale preposto ( ARPAC), secondo le più moderne e rigide prescrizioni delle normative nazionali. Non solo, la stessa azione dell’ARPAC avverrà in un contesto di massima trasparenza, nel quale il Comune, le Associazioni, gli stessi cittadini agiranno con coscienza critica.

La “particolare cautela con la quale ci siamo approcciati al tema dell’elettromagnetismo ha già prodotto risultati importanti nella relazione tra l’Ente e la Vodafone; si è, infatti, proceduto ad una revisione del precedente contratto ed alla stipula di uno nuovo, che contiene le seguenti, significative novità:

-durata non più di 9 anni, ma di 6 ;

-possibilità di rescissione dopo soli 3 anni.

Inoltre si è previsto il pagamento anticipato delle somme che la vodafone deve versare al Comune di Bacoli.

 

Con il principio della cautela è, ancora, compatibile la stessa tipologia delle strumentazioni da installare, di bassa potenza ( con voltametro non superiore a 20) e debole impatto ambientale ( acquisito parere favorevole del Parco Campi Flegrei).

In considerazione dell’insieme di detti elementi, oggettivi e facilmente verificabili,- assumendo una decisione che avrebbe comportato rischi e conseguenza giuridiche ed economiche per l’Ente- il progetto Vodafone già impostato ed avviato poteva essere rigettato ed annullato?

Nella realtà tutto è possibile, ma, nel caso specifico, una eventualità del genere sarebbe stata assolutamente gratuita, immotivata e priva di argomentazioni probanti e, di conseguenza, avrebbe fatto carta straccia del Regolamento e del voto unanime del massimo consesso cittadino, il Consiglio Comunale.

In conclusione, sappiamo le inquietudini, le paure che il tema “elettromagnetismo” suscita, sentimenti questi che non vanno irrisi idolatrando la tecnologia (Icaro), nè tantomeno, demonizzando la tecnica, coltivati, fomentati per istigare, di conseguenza, a chiusure paranoiche (Kafka,”La Tana”).

Tra questi estremi, opposti ma speculari, prediligiamo un approccio altro; quello  rappresentato da Ulisse, ovvero indagare e affrontare la complessità delle cose con l’esercizio dell’intelligenza, utilizzando, con senso di responsabilità, le conoscenze, gli strumenti, le normative disponibili, il tutto nell’esclusivo interesse della Comunità di Bacoli.

 

Tutto ciò premesso esaminiamo nel dettaglio la situazione:

 

  • Gli impianti di telefonia sono assimilati alle opere di urbanizzazione primaria e non se ne può vietare l’istallazione, ma soltanto regolamentarla;
  • Il cosiddetto “Decreto del Fare” ha ulteriormente semplificato le procedure,  art……
  • Il Comune di Bacoli ha regolamentato l’istallazione delle antenne e, se da un lato questo è un dato  ovviamente positivo, in quanto le reti di telefonia devono attenersi ad esso, dall’altro diventa praticamente impossibile opporsi alla loro istallazione nelle zone che sono autorizzate da detto piano
  • Il regolamento è stato a suo tempo (17/09/2012) approvato all’unanimità, cioè con i voti favorevoli di 12 consiglieri più il Sindaco di centrodestra, 6 consiglieri del PD e 2 indipendenti
  • Le norme tecniche di attuazione sono state approvate con delibera della Giunta Comunale n. 254 del 24.09.2012 e emendate in alcuni punti dalla Commissione Consiliare, con partecipazione della maggioranza (all’epoca centrodestra)ed opposizione (PD)
  • In detto regolamento è espressamente stabilito che le antenne devono essere di preferenza collocate sopra edifici pubblici
  • Le antenne Vodafone in fase di istallazione sono comprese nelle zone espressamente autorizzate dal regolamento.
  • Oltre alle varie autorizzazioni di tipo urbanistico-ambientale, a tutela della pubblica salute, prima dell’istallazione le antenne hanno ottenuto parere preventivo favorevole dell’ARPAC (Agenzia Regionale Protezione Ambiente Campania)
  • Per la massima tranquillità di chi vive o lavora negli edifici su cui sono istallate antenne, va precisato che sotto l’antenna le emissioni sono basse, perché si è in un cono di ombra relativa. Per comprenderlo bene basti fare la similitudine con un faro: il guardiano del faro non sarà al buio competo, ma sicuramente riceverà molta meno luce di una nave che transiti davanti al faro
  • Per le due antenne, quella di via Cerillo e quella di via Lungolago, erano già stati firmati, successivamente alla delibera di Giunta Comunale n. 149 del 29/05/2014,  sotto la precedente amministrazione, due contratti, uno per ciascun impianto, in data 2 settembre 2014
  • Come precedentemente detto tali contratti prevedevano una durata secca di nove anni, mentre siamo riusciti a ridurla a 6 e con possibilità di recesso dopo il terzo anno con preavviso di 12 mesi(in pratica è stata più che dimezzata la durata)
  • Rompere dei contratti firmati ed in perfetta aderenza alle disposizioni comunali avrebbe significato non solo perdere la sicura controversia legale, ma esporre l’Ente, e quindi tutti i cittadini, anche a danni economici.
  • Ma non basta:
  1. 1.     le Antenne saranno completamente operative soltanto quando l’Arpac effettuerà le rilevazioni sul campo
  2. 2.     Stiamo cercando, ed abbiamo buone possibilità di riuscita, di spostare in altra posizione l’antenna che andava collocata sul Municipio
  3. 3.     Stiamo finalmente, dopo 3 anni di inerzia assoluta della precedente amministrazione, dando il via al piano per avere un controllo H24 delle radiazioni, e dovremmo riuscire ad ottenere le prime centraline nel giro di 4-5 mesi, e vi dettaglieremo sul piano nel giro dei prossimi mesi

 

L’Assessore al Bilancio

Alessandro ParisiAlessandro Parisi

 

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