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Campi Flegrei, ecco cosa succede se scatta l’allerta arancione

Il Dipartimento della Protezione Civile ha ottenuto il parere della Commissione Grandi Rischi – Settore rischio vulcanico, che si è riunita ieri, 31 ottobre, per esaminare i fenomeni in corso nei Campi Flegrei.

Dopo consultazioni con esperti italiani e stranieri, la Commissione ha rilevato che ci sono prove crescenti dell’implicazione di magma nell’attuale sollevamento del suolo causato dai terremoti.

Il ministro per la protezione civile, Nello Musumeci, ha dichiarato che l’attività vulcanica nei Campi Flegrei è in costante evoluzione, con il rischio di passare al livello di allerta arancione.

Ma cosa significa passare dal livello di allerta gialla e quello arancione?

È importante ricordare che il livello di allerta nei Campi Flegrei è giallo dal 2012 a causa dell’innalzamento di alcuni parametri di monitoraggio.

Le differenze tra l’allerta gialla e quella arancione nei Campi Flegrei sono le seguenti:
l’allerta gialla indica uno stato di attenzione, mentre l’allerta arancione indica uno stato di preallarme.

Il livello di allerta giallo è quello attualmente in vigore nei Campi Flegrei, mentre il livello di allerta arancione potrebbe essere attivato in caso di importanti variazioni nell’innalzamento del suolo o nell’attività sismica.

In caso di allerta arancione nei Campi Flegrei, la Protezione Civile della Regione Campania evacuerebbe le persone presenti presso ospedali e case di cura, trasferirebbe la popolazione carceraria e metterebbe in sicurezza i beni culturali.

Nell’area a maggior rischio, zona rossa, vivono circa 500.000 persone e in caso di allarme l’unica misura di salvaguardia della popolazione sarebbe l’evacuazione.

I comuni della zona rossa dei Campi Flegrei sono i seguenti:
Pozzuoli
Bacoli
Monte di Procida
Quarto
Parte dei comuni di Giugliano in Campania e Marano di Napoli

Non esiste un protocollo ufficiale per il passaggio da allerta gialla ad arancione, ma si fa affidamento sull’analisi combinata di parametri di monitoraggio e di dati relativi a eventuali eventi in corso.

Il Sistema nazionale di Protezione Civile continuerà e intensificherà le attività che già sta portando avanti rispetto al rischio sismico e al rischio vulcanico nell’area flegrea, in particolare con il pieno coinvolgimento della Regione Campania, della prefettura di Napoli e dei sindaci dei comuni flegrei, anche rispetto all’eventualità di un passaggio a livello di allerta superiore.

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