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I quadrilli dell’Iconavetere, la mostra della Madonna dei Sette Veli a Monte di Procida

I quadrilli dell’Iconavetere a Monte di Procida

Nuova tappa della mostra della Fondazione sul culto della Madonna dei Setti Veli

Dopo aver fatto tappa sull’isola di Procida, prosegue l’itinerario ideale che testimonia il legame tra la Capitanata e la Campania attraverso il culto della Madonna dei Sette Veli. Giovedì 10 agosto 2023, presso Villa Matarese a Monte di Procida (Na), alle ore 18 sarà inaugurata la mostra “Quadrilli di Donne, Quadri di Madonne”, curata da Gea Palumbo e Gianfranco Piemontese e organizzata dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, in collaborazione con il Comune di Monte di Procida, la Pro Loco, l’Accademia dei Campi Flegrei, il Museo delle Donne del Mediterraneo e l’associazione Campi Flegrei.

La mostra è il frutto di ricerche e studi svolti dalla professoressa Gea Palumbo dell’Università di Roma Tre e dal professor Renzo Infante dell’Università di Foggia. La professoressa Palumbo aveva indagato il rapporto che legava la città di Foggia e il culto della Madonna dei Sette veli con un’area campana vasta come quella dei Campi Flegrei, che oltre alla zona di Pozzuoli include anche l’isola di Procida. Su questa isola il culto della Madonna, conosciuta anche come Iconavetere, si esplicita da più di due secoli con la realizzazione di piccoli quadri raffiguranti il sacro tavolo, realizzati con tecniche diverse, chiamati appunto “quadrilli”. Piccoli simulacri utilizzati con scopi molto particolari, dei moderni oracoli, a cui il mondo delle donne procidane e dei Campi Flegrei affidavano le loro richieste più svariate. Un culto giunto in area campana grazie al vescovo e poi santo Alfonso Maria de’ Liguori, che aveva soggiornato e predicato a lungo a Foggia e in Puglia, a seguito della chiamata dell’allora vescovo di Troia dopo il terremoto del marzo 1731, che sconvolse e distrusse quasi per intero il capoluogo dauno. In quel tempo Sant’Alfonso Maria de’ Liguori
venne in contatto con il culto dell’Iconavetere tanto che si parlò di un’apparizione della stessa al santo: tornato in Campania, portò con se l’attenzione e il culto verso la Madonna dei Sette Veli, alimentandone la diffusione in tutta l’area.

Degli studi del professor Infante, la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia pubblicò nel 2019 il saggio storico “La Madonna velata di Foggia: storia, leggenda e devozione di un culto singolare”, testo subito andato esaurito e ristampato nel 2022 in occasione dell’inaugurazione di questa mostra. Sull’immagine della Madonna dei Sette Veli esistono numerosi studi ed interpretazioni a partire dal XVIII secolo, ma lo studio del prof. Infante, più recente, è sicuramente tra i più approfonditi e scientifici cui si può fare riferimento. Della mostra esiste un catalogo illustrato con tre saggi: La Madonna velata di Renzo Infante, La prima mostra dei quadrilli procidani e dei più grandi quadri della Madonna di Foggia. Una comune origine sacra di Gea Palumbo, e La Iconavetere nelle incisioni e stampe di Gianfranco Piemontese.

Con la mostra che si aprirà nella bella cornice di Villa Matarese a Monte di Procida, si intende dare continuità a quell’itinerario ideale che testimonia il profondo legame tra la Puglia e i Campi Flegrei, segnato dal culto e dalla devozione popolare. Un momento per la conoscenza e la divulgazione di una forma artistica che fin dall’antichità ha visto mettere insieme sacro e profano. Così ai quadrilli settecenteschi, ottocenteschi e novecenteschi provenienti da chiese, confraternite religiose e collezioni private, si aggiungono quelli creati da artisti contemporanei, che saranno esposti insieme a raffigurazioni storiche della Madonna dei Sette veli in forma di incisioni e litografie, che fanno capo ad importanti incisori del XIX secolo di area campana e pugliese, quali Cirelli, Jannantuono, Pollio e Rosati.

All’inaugurazione prenderanno parte il presidente della Fondazione, Aldo Ligustro, il sindaco di Monte di Procida, Giuseppe Pugliese, il sindaco di Procida, Dino Ambrosino, il presidente della Pro Loco, Antonio Mancino, la direttrice del Museo delle Donne del Mediterraneo e presidente dell’Accademia dei Campi Flegrei, Gea Palumbo, co-curatrice della mostra insieme a Gianfranco Piemontese, consigliere d’amministrazione della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, e Renzo Infante.

La mostra resterà in allestimento fino al 30 agosto e sarà visitabile tutti i giorni, dal lunedì alla domenica nei seguenti orari: dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17 alle 20. Ingresso libero.

Comunicato Stampa

Foggia, 7 agosto 2023

Aurelio Andretta
Area comunicazione – Ufficio stampa
Fondazione dei Monti Uniti di Foggia
aurelioandretta@gmail.com

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