Il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, ha emesso un’ordinanza che regola severamente le attività di varo ed alaggio nel Porto di Baia. Questa decisione è stata presa alla luce di vari fattori, tra cui l’intensificarsi del fenomeno bradisismico e il deterioramento delle infrastrutture stradali comunali.
L’ordinanza, registrata con il numero 12 del 22 gennaio 2024, vieta le attività di varo ed alaggio nell’area del Molo Sud del Porto di Baia, fatta eccezione per situazioni di emergenza, fino alla fine della crisi bradisismica o alla nuova regolamentazione del Porto, e comunque non oltre il 30 ottobre 2024. La decisione è stata presa dopo un’attenta analisi della situazione attuale, che include l’aumento dell’attività sismica nei Campi Flegrei e la necessità di preservare le strade utilizzate per l’evacuazione e i servizi di emergenza.
Il sindaco ha anche condiviso la sua decisione in un post su Facebook, esprimendo preoccupazione per il traffico in tilt causato dai trasporti eccezionali di grandi barche e le relative vibrazioni che influenzano la vita quotidiana dei cittadini. Ha sottolineato che l’ordinanza è volta a proteggere migliaia di famiglie e la sicurezza dei cittadini, oltre a preservare i monumenti storici come il Tempio di Venere, situato all’ingresso del Porto.
Il sindaco ha anche menzionato che, nonostante il rispetto per gli operatori della nautica, è essenziale ridurre l’onere del traffico per garantire la sicurezza in una zona soggetta a rischi vulcanici e bradisismici. Ha enfatizzato che le barche possono arrivare agli ormeggi di Bacoli via mare, come accade per le isole, riducendo così il rischio per le strade.
Mentre l’ordinanza del sindaco di Bacoli ha suscitato reazioni abbastanza positive per la sua attenzione alla sicurezza e alla conservazione del patrimonio, alcuni cittadini hanno espresso, attraverso i propri commenti sui social, preoccupazioni e suggerito la necessità di trovare soluzioni più equilibrate.
Questi commenti evidenziano la complessità della situazione a Bacoli, dove le decisioni prese per motivi di sicurezza e conservazione possono avere impatti economici e logistici significativi per la comunità locale. La necessità di bilanciare la sicurezza pubblica con le esigenze economiche e sociali della comunità è un tema ricorrente nelle reazioni dei cittadini all’ordinanza.