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Istituti occupati dagli Lsu, studenti a casa e proteste. Chiuse quasi tutte le scuole a Monte di Procida

gramsci 1Protesta dei lavoratori Lsu, scuole occupate a Bacoli, Fusaro Cappella,corsi sospesi anche al liceo Seneca di Torregaveta. A Monte di Procida ieri le scuole sono rimaste aperte regolarmente. Oggi invece solo nella scuola media di via Panoramica, si sono effettuate regolari lezioni.
Da IL MATTINO
Protestano i Lavoratori socialmente utili. E stavolta lo fanno occupando le scuole. Da Pianura a Giugliano decine gli istituti scolastici che stamattina non hanno potuto aprire i cancelli.

Gli Lsu stanno impedendo l’accesso agli studenti in gran parte delle scuole della città e della provincia. In allerta gli agenti della questura che stanno presidiando gli istituti scolastici nel mirino dei manifestanti.

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Tra i tanti, il liceo Mercalli, il Mazzini, il Leopardi a Fuorigrotta, l’Archimede di Ponticelli e il De Carlo di Giugliano. Occupate anche le aule di una scuola materna. Mamme in rivolta.

«La scorsa settimana hanno presidiato il mio ufficio – dice Diego Bouché, direttore dell’Ufficio Regionale Scolastico – mi aspettavo che prima o poi avrebbero occupato le scuole. Purtroppo noi non possiamo fare nulla, è un problema che dovrà risolvere il Governo».

La protesta rientra nell’ambito della vertenza promossa contro i tagli al monte ore degli addetti alle pulizie con un conseguente ridimensionamento degli stipendi. La proroga al loro contratto scadrà infatti il 28 febbraio.

PERIFERIA OCCIDENTALE. Mattinata di caos anche nella periferia occidentale di Napoli: scuole occupate a Pianura, all’8° Circolo didattico del corso Duca d’Aosta, alla “Scherillo” 54° Circolo didattico di Soccavo e al 33° Circolo di via Risorgimento, a pochi metri da via Epomeo. Agenti della Digos schierati nei vari plessi in attesa delle disposizion i della Questura di via Medina. Proteste, attività didattiche bloccate, bambini a casa: e i manifestanti annunciano che lo stato d’agitazione proseguirà ad oltranza, in attesa di risposte dal Prefetto.“La nostra protesta nasce dalla decisione di ridurre gli stipendi ai lavoratori socialmente utili del 50 per cento – denuncia Antonio Di Fusco, rappresentante sindacale della Cisl Lsu Napoli – Per chi non accetta la riduzione degli stipendi è previsto il liucenziamento entro il 28 febbraio. Dal primo marzo invece i dipendenti dovrebbero dunque passare dalle attuali 36 ore setimanali a 18. Stipendi dimezzati per ricopire le stesse mansioni, un ricatto che porta la firma del ministero in nome di tagli che mettono in ginocchio i lavoratori socialmente utili”. (Davide Gambardella)

POMIGLIANO. Barricati sul tetto. Stamane centinaia di alunni del primo circolo didattico Frasso di Pomigliano, il complesso di scuole elementari più centrale e importante della città delle fabbriche, sono rimasti bloccati all’esterno della scuola. Gli ex lavoratori socialmente utili rivendicano il posto di lavoro e si sono barricati sul tetto dell’edificio. Edificio che è stato sbarrato dagli stessi manifestanti. (Pino Neri).

GIUGLIANO. Disagi nel Giuglianese e in tutta l’area flegrea. A Marano i lavoratori socialmente utili, circa una ventina, hanno piazzato uno striscione all’esterno della scuola elementare Domenico Amanzio. “Lottiamo per la nostra dignità, il nostro reddito è a rischio”, dicono gli ex addetti alle pulizie degli istituti scolastici. Sul posto i carabinieri della locale tenenza, che stanno procedendo ad identificare gli occupanti. Analoghe proteste e manifestazioni a Giugliano, Quarto e in altri punti dell’area flegrea. (Ferdinando Bocchetti)

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