Chiuso l’attracco per i pescherecci nel porto di Acquamorta per il pericolo di un tratto di banchina divelto.

IL COMUNE ALLA REGIONE; PAGHI I LAVORI. di Patrizia Capuano da IL MATTINO
MONTE DI PROCIDA – La capitaneria di porto, di concerto con l’Asl Na2 nord, ha sospeso in via temporanea l’utilizzo del punto di sbarco del pescato nella darsena di Acquamorta. Il provvedimento è scattato dopo un sopralluogo effettuato dai militari dell’ufficio locale marittimo di Baia – diretti dal comandante Antonio Visone – con gli esperti dell’azienda sanitaria: sul molo montese è stata rilevata la mancata idoneità del pontile a causa di un tratto di banchina divelto.

Occorre un intervento di riqualificazione prima di poter ripristinare il punto di sbarco di pescherecci e cianciole. «Una parte in cemento della banchina è danneggiata, all’esterno ci sono delle pericolose staffe – spiega il vicecomandante della guardia costiera di Baia, Luigi Carputo – abbiamo indicato al Comune di rifare il manto in cemento, a seguito di un nostro ulteriore controllo abbiamo verificato che i lavori non sono stati eseguiti».

Da qui una relazione indirizzata al locale ente pubblico e la necessità di chiudere l’approdo, in attesa che la banchina sia ristrutturata per l’attracco delle imbarcazioni da pesca e il trasporto dei prodotti ittici. «Ritengo più che giusti questi controlli e la decisione adottata dalla capitaneria e dall’Asl Na2 nord. Bisogna tutelare il punto di sbarco e, se questo non è a norma, adeguarlo – commenta il sindaco Francesco Paolo Iannuzzi – È necessario che la Regione si faccia carico dei lavori visto che si tratta di area demaniale di cui il Comune non ha la concessione. Vigileremo affinché l’intervento di ripristino sia fatto bene e presto».

I controlli, a cura del servizio di igiene e sanità pubblica dell’Asl Na2 nord e della capitaneria, proseguono per verificare il rispetto del divieto. Nel frattempo, i pescherecci approdano nel porto di Pozzuoli.