Ricordiamo che le esequie si muoveranno dalla Villa Comunale di Bacoli alle ore 10 di Giovedi per proseguire fino alla chiesa di S. ANNA.
Il sindaco di Bacoli Josi Della Ragione:
Hai lottato, come un leone. Perderti, amico mio, è un grande dolore. L’unica gioia, è che hai smesso di soffrire. Bacoli perde un uomo straordinario. Un sognatore. Salvatore Illiano. Pogliana. Un artista che tanto ha amato la sua terra, la sua gente. Hai sprigionato energia, fino all’ultimo secondo della tua vita. Ti sei donato alla tua città, interamente. Senza freni. Con la passione di sempre. Ti sei donato alla gente di questa nostra comunità, come se ognuno di noi fosse tua sorella, tuo fratello. O un tuo figlio. Di te, porterò dentro il sorriso. Bellissimo. Di te, porterò dentro il coraggio, la tenacia, il profondo sentimento di giustizia sociale. Di te, porterò dentro la risata fragorosa, genuina. Di te, porterò dentro il rispetto verso l’altro. E la straordinaria voglia di vivere. Nonostante tutto, contro qualsiasi ostacolo. Abbiamo condiviso tante gioie, speranze, conquiste, sofferenze. Abbiamo condiviso pezzi indimenticabili di vita. Ma non ti perdo Salvatore. No, ne sono certo che non ti perderò mai. Non ti perderemo mai. Sarai in Villa, al Chioschetto. Sarai in piazza a lottare. Sarai su un palco a recitare. Bello, impetuoso. Travolgente. Sarai nella tua Casa della Cultura. Quella per cui, insieme a tanti altri, tanto ho combattuto. Perché la volevi tu. E non per te. L’hai voluta tu, per darla a tutti. Alle associazioni, ai volontari, alla gente. Sarai sulle spiagge liberate, ed i lungomari restituiti al popolo. Sarai sempre lì, ad ammirare i panorami mozzafiato che abbiamo restituito ad ogni cittadino. Salvatore, ti ringrazio. Da sindaco di questa città, in rappresentanza del popolo di Bacoli. Perché siamo fieri di essere tuoi concittadini. Bacoli, madre di tutti noi, ti è assolutamente riconoscente. I bacolesi, i flegrei, piangono un loro fratello. Resterai, per sempre, nel mio cuore. Mentre festeggiamo per le battaglie da fare, e da farsi ancora. Mentre esaudisco il tuo ultimo desiderio. Quello di unirti un matrimonio con la tua Linda. È stata una sofferenza atroce vederti così. Ma saperti felice, nei ultimi giorni della malattia, è stato un grande onore. Ti porterò nel mio cuore. Mentre siamo insieme, con Michele, Francesca, Ciro. E Peppino. Il tuo amato “Riccio”. Il nostro amato ed indimenticato onorevole. Salutamelo, con tanto affetto. E digli che mi manca, ogni giorno di più. Così come mi mancherai tanto anche tu, amico mio. “Josi, mi hai fatto arrecriare”. Ti sento ancora, al telefono, quando ci tenevi a condividere la tua gioia per una cosa bella. Per me, il tuo incitamento, valeva più di una medaglia al petto. Sappilo. Sappilo sempre. Pogliana la smetto qui, perché mi fai piangere. E tu, con il volto coperto di lacrime, non ci avresti voluto vedere mai. Le tragedie non le amavi. Inscenavi commedie. Per donarci attimi di felicità. Onore a te, guerriero. Cavaliere armato di sguardo fiero. Ed inguaribile sorriso.
Ti voglio bene, Pogliana.
Tuo, compagno.
Tuo, Josi.
La foto che mi hai fatto stampare mille volte perchè con orgoglio la donavi a tutti.
Quella foto che ho usato per la copertina del libro per i miei trent’anni di fotografo di scena.
Quella foto che stamperò un’ultima volta per esporla nel mio studio
La foto dalla quale, per me, è partito tutto.
Grazie, senza di te probabilmente la mia vita sarebbe stata tutt’altra cosa.
Peccato per quella ultima ‘mpepata di cozze....
“Mery non darti un tempo …”
Questa frase mi rimbomba nella testa .. cio’ che è destinato a noi, prima o poi ci raggiunge. Però il destino con te è stato crudele.
Già ti vedo Salvató, ‘na luce n’fronte, le maniche alzate, “che s’adda fa cca’?”
E fu cosi, ca pure m’Paraviso, facettene ‘e cummedie.
Te voj bene