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Giovanni Romeo, originario di Monte di Procida e fondatore del Gruppo armatoriale Nova Marine Carriers, porta la sua compagnia in Nuova Zelanda con un progetto innovativo e strategico che segna una nuova fase di crescita per l’azienda. La società con sede a Lugano, leader mondiale nel trasporto di cemento e da anni impegnata a diversificare la propria flotta, ha siglato una joint venture con la storica compagnia neozelandese McCallum Bros, attiva da tre generazioni nei collegamenti marittimi e nei servizi di cabotaggio nel Sud Pacifico. La collaborazione ha dato vita alla MBL JV, incaricata dal Ministero dei Trasporti della Nuova Zelanda di garantire i collegamenti tra la terraferma e le remote isole Chatham, a circa 800 km a est dell’arcipelago neozelandese. Per assicurare continuità agli approvvigionamenti, finora garantiti da una nave ultraquarantenne ormai poco affidabile, Nova Marine Carriers e McCallum Bros hanno progettato una nuova unità navale, sviluppata a Lugano con la collaborazione del Rina, che entrerà in servizio nel 2027. Si tratta di una nave veramente polivalente, capace di trasportare materiali da costruzione, carburante, autocarri e bestiame. Secondo le stime, ogni anno potrà garantire il trasferimento di oltre 61.000 pecore e 10.500 bovini, rispondendo alle necessità economiche e logistiche delle comunità locali.
Il progetto rappresenta una svolta non solo per la compagnia, ma anche per il suo CEO, Vincenzo Romeo, figlio di Giovanni. “Da qualche tempo – ha spiegato – una nostra nave cementiera opera nelle acque neozelandesi. Ma questa joint venture segna, anche psicologicamente, un punto di svolta: accettiamo una sfida che fino a pochi anni fa sembrava impensabile, confermandoci come un brand globale e affidabile”. Vincenzo Romeo ha sottolineato come la presenza nel Sud Pacifico, a quasi 20.000 chilometri dalla base europea, sia il segnale della volontà di Nova Marine Carriers di affrontare senza timori un mercato sempre più competitivo e incerto. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è dimostrare che una compagnia con radici solide può guardare senza confini al futuro”. Per Monte di Procida, la notizia è motivo di orgoglio: un compaesano che, partendo dalle radici della nostra comunità, è riuscito a portare la propria visione armatoriale ed imprenditoriale fino agli estremi confini del pianeta.
