Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Campania, con un’ordinanza pubblicata il 19 giugno 2025, ha respinto l’istanza cautelare avanzata da un gruppo di nove operatori locali (tra cui stabilimenti balneari, autorimesse e ristoranti) contro alcune recenti deliberazioni e determinazioni adottate dal Comune di Bacoli in merito alla regolamentazione delle aree di sosta stagionali sul litorale di Miseno e Miliscola.
In particolare, i ricorrenti chiedevano la sospensione immediata di provvedimenti che vietano l’apertura dei parcheggi privati e autonomi per la stagione estiva 2025, ritenendo che tali atti ledessero i loro interessi economici. Il TAR ha tuttavia stabilito che non sussistono i presupposti per l’accoglimento della sospensiva, rilevando che le convenzioni per l’utilizzo temporaneo delle aree di sosta erano scadute il 31 dicembre 2024 e che non esiste, quindi, un’aspettativa giuridicamente tutelata al loro rinnovo “alle medesime condizioni e al mantenimento dello status quo ante”.
I giudici amministrativi hanno anche sottolineato che i danni economici lamentati dagli esercenti non sono tali da giustificare una misura d’urgenza, poiché “privi dei necessari requisiti di gravità e irreparabilità”, e che eventuali criticità sulla viabilità, anche in relazione agli episodi recenti di bradisismo, non giustificano un ritorno alla situazione precedente, ma richiedono piuttosto “misure coerenti con le scelte generali di pianificazione”.
La decisione del TAR è stata accolta con soddisfazione dal sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione, che in un lungo post su Facebook ha rivendicato il risultato come una vittoria dell’amministrazione comunale contro “parcheggi irregolari” e a sostegno del nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUC) e del Piano di Utilizzo delle Aree Demaniali (PUA). Il primo cittadino ha ribadito l’intenzione di restituire maggiore accessibilità alle spiagge libere e di porre fine a situazioni di abusivismo e fiscalità irregolare, auspicando un cambiamento culturale e gestionale per lo sviluppo sostenibile della costa.
Più critica, invece, la posizione del consigliere comunale di opposizione Gianluca Schiano (Forza Italia), che in un post pubblico ha ricordato come l’ordinanza del TAR si limiti a respingere l’istanza cautelare senza pronunciarsi ancora sul merito del ricorso principale contro il PUC. Schiano ha sottolineato che la decisione riguarda solo l’assenza dei requisiti di “periculum in mora” (ossia di un danno grave e irreparabile) e non un giudizio definitivo sulla legittimità degli atti impugnati, accusando il sindaco di voler strumentalizzare la vicenda per fini politici.
La vicenda giudiziaria non è dunque conclusa. Rimane ancora pendente il ricorso principale contro il PUC e gli altri provvedimenti comunali adottati negli ultimi mesi. Resta quindi aperto il confronto tra amministrazione e operatori privati sul futuro assetto della gestione della costa bacolese, in un contesto reso ancora più delicato dall’attuale fase di bradisismo che coinvolge l’area flegrea.
