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Washington Post: il vulcano più pericoloso d’Europa brontola e gli italiani valutano il rischio

Secondo un recentissimo articolo del Washington Post, la situazione nei Campi Flegrei sta diventando sempre più allarmante. Nella cosiddetta “zona rossa“, si osservano fenomeni inquietanti: rovine antiche di 2000 anni emergono dal terreno, spinte verso l’alto da forze idrotermali, mentre il livello dell’acqua nei porti si abbassa a causa del sollevamento del suolo. Migliaia di terremoti, incluso uno che ha costretto 1.500 persone a cercare rifugio temporaneo, stanno diffondendo serie preoccupazioni tra le comunità costiere.

La caldera vulcanica, che si estende per circa 13 chilometri, ospita circa 80.000 persone, con un totale stimato di 485.000 residenti nella zona di pericolo designata. Questo solleva importanti questioni sulla sicurezza e sulla necessità di eventuali evacuazioni.

Gli esperti sono divisi sulla gravità della minaccia. Alcuni, come Giuseppe Mastrolorenzo, ricercatore senior presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), avvertono di un possibile punto di non ritorno, descrivendo scenari catastrofici in caso di eruzione.

Altri esperti e funzionari locali, tra cui il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni, ritengono che tali previsioni siano eccessivamente allarmistiche. Pur riconoscendo la serietà della situazione, sostengono che la minaccia sia gestibile e che non ci sia bisogno di abbandonare l’area nell’immediato. Secondo loro, il pericolo maggiore sarebbe rappresentato da una nuova ondata di terremoti vulcanici piuttosto che da un’imminente eruzione.

Il governo italiano sta inviando segnali contrastanti riguardo alla gestione della situazione. Da un lato, Roma ha imposto un divieto temporaneo di costruzione nell’area, e un ministro ha definito “criminale” il fatto che sia stato permesso alle persone di stabilirsi all’ombra di una tale minaccia. Dall’altro lato, il governo guidato dal Primo Ministro Giorgia Meloni sembra incentivare la permanenza nell’area, avendo approvato un progetto di riqualificazione del lungomare del valore di 1,2 miliardi di euro, che include un nuovo parco urbano, progetti di bonifica del territorio, nuove abitazioni e infrastrutture.

Sempre secondo il Washington Post, l’attività vulcanica sta avendo un impatto significativo anche sull’economia locale. Il turismo è in calo, alcuni ristoranti hanno chiuso e molte attività commerciali stanno registrando un netto calo delle vendite.

La situazione rimane incerta e in evoluzione, ma molti residenti, nonostante riconoscano il pericolo, faticano a immaginare di lasciare quella che è stata la casa delle loro famiglie per generazioni.

Fonte: Articolo del Washington Post, “Europe’s most dangerous volcano rumbles, and Italians weigh the risk“, 24 agosto 2024.

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