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IL SALUTO A SALVATORE GRECO…IL CUSTODE DELLA DRAGONARA

Bacoli. E’ andato via il custode del sito della Dragonara di Miseno Salvatore Greco, siamo stati a trovarlo decine di volte per visitare l’antico sito romano. Salvatore era sempre gentile e ci raccontava belle storie del passato dai romani alla seconda guerra mondiale. Tredici anni fa girammo dei video sui siti di Bacoli con la guida turistica Monica Carannante e Giuseppe Familiari e alla Dragonare c’era lui severo ma gentile che ci controllava prima con diffidenza poi con simpatia. Ecco il saluto di Monica Carannante
Quando penso alla grotta della Dragonara il mio pensiero va immediatamente al te caro Salvatore.
Il sig. Salvatore Greco ufficialmente era l’assuntore di custodia della Grotta della Dragonara, in pratica ne era l’essenza.
Colui che ha vissuto durante la seconda guerra mondiale in quella grotta usata come rifugio; colui che ha seguito passo passo i lavori di scavo effettuati dalla sovraintendenza anni dopo fino a diventarne il custode.
Quando apriva quel cancello era come se ti aprisse la porta di casa.
Gli piaceva raccontare la sua esperienza ai turisti in visita Italiani o stranieri che fossero e seppur non parlava inglese il suo linguaggio, fatto di gesti e di sorrisi, era universale.
Quando lo definivo “il monumento umano” lui semplicemente sorrideva .
Mancherai Salvatore.
Da oggi la grotta della Dragonara non sarà più la stessa.
Noi proveremo a raccontarti alle persone che verranno e seppur non sarà lo stesso sono sicura che da lassù ci guarderai e sorridendo approverai la nostra scelta perché in fondo sei parte, ora più che mai, della storia di questo meraviglioso “gioiello” nascosto nel cuore del Monte Miseno.
Ciao Salvatore

IL SINDACO DI BACOLI HA VOLUTO RICORDARE SALVATORE GRECO IL CUSTODE DEL SITO DELLA DRAGONARA
Bacoli piange Salvatore Greco. Un’istituzione. È stato per una vita intera il custode della Grotta della Dragonara, a Miseno. Qui, ha permesso la visita della monumentale cisterna d’acqua d’epoca romana, a decine di migliaia di persone. Faceva da cicerone, Salvatore. L’uomo delle chiavi. L’uomo buono che con un sorriso, gli occhioni dolci, tanta buona volontà, ed una cultura raffinata da autodidatta, ha raccontato al mondo le meraviglie della nostra terra. Un volontario. Un figlio di questo paese che ha sacrificato buona parte della sua esistenza, per dedicarsi alla difesa ed alla promozione del nostro patrimonio culturale. Umile, appassionato. Perdiamo una colonna. L’esempio più fulgido di quel popolo flegreo che, anche nei tempi più bui, quando lo Stato era troppo lontano, non ha lasciato il territorio allo sbando. Ma ne ha fatto le veci, spalancando cancelli agli occhi del mondo. E fa nulla che a chiedergli una visita fosse una scolaresca, un’imposta te guida turistica internazionale, un vip, un giornalista o una coppia di semplici curiosi. Salvatore rispondeva sempre allo stesso modo. “Sì”. Al servizio della città. Tutta la vita. Riposa in pace, grande uomo. E sappilo. Se siamo orgogliosi di essere bacolesi, lo dobbiamo anche e soprattutto a persone come te. Istituzioni viventi, che educavano con l’esempio.
Bacoli ti abbraccia. E ti ringrazia.
Non ti dimenticheremo mai.

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