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Raffiche di infezioni su facebook per “SEI TU IN QUESTO VIDEO?”

Torna in circolazione, o forse non è mai sparito, il malware che si diffonde pescando ignari utenti con l’aiuto di una presunta clip inviata dagli amici. Ennesima versione di un meccanismo rodato che installa trojan

UN video da vedere su YouTube. Il link ci arriva da un amico. All’apparenza, quella clip riguarderebbe proprio lui visto che il formato è di solito “Giovanni Video” seguito da un’emoji stupita e, appunto, dal famigerato link abbreviato tipo “bit.ly” o “t.cn”. In questi ultimi giorni, come in simili casi passati, si sta diffondendo un nuovo virus attraverso Messenger, la chat di Facebook. Una trappola particolarmente efficace poiché quel contesto, ben più che su WhatsApp dove siamo ormai avvezzi a incassare ogni genere di porcheria, ci appare più sicuro. Il messaggio arriva infatti da un amico.

Inutile dire che non bisogna cliccare per nessuna ragione. Il profilo del contatto è stato probabilmente hackerato e collegandosi a quel link si verrebbe reindirizzati su una serie di pagine web contenenti una trappola, appunto un simil-video realizzato con una foto del contatto. Cliccando play il computer viene infettato da un malware. A una prima analisi, diffusa dagli esperti di Kaspersky ma anche di Bleeping Computer, si tratta del classico programma molesto che inzeppa il browser di pubblicità. Ma, come noto, quegli annunci continui possono a loro volta farsi veicoli di altre infezioni.

Nel dettaglio, la pagina di arrivo dipende dal browser. Chi usa Google Chrome viene condotto a un falso canale YouTube mentre chi naviga con Firefox viene rediretto a un falso installer di Flash Player. Oltre alle pubblicità, il malware è in grado di riprodursi: il trojan può cioè alimentare la catena su Facebook Messenger, inviando lo stesso scherzetto a molti dei propri amici. Ovviamente senza che se ne abbia contezza.

L’app di messaggistica di Facebooknon è purtroppo nuova ai virus, nonostante le rassicurazioni della piattaforma che invita gli utenti a segnalare questo genere di messaggi per esempio attraverso questa pagina. Qualcosa di simile si era già vista lo scorso ottobre. Mentre sulla vergogna puntava un altro trabocchetto, che rimandava sempre a link simili: “Ho trovato questo video, veramente sei tu? Che vergogna” recitavano le esche diffuse fra la primavera e l’estate dell’anno scorso. E purtroppo non basta scrivere un messaggio in bacheca per avvisare gli amici, anche se è utile: occorre rimuovere con antivirus il malware, a seconda del proprio sistema operativo, eliminando estensioni o ricorrendo agli strumenti messi a disposizione proprio da Facebook e realizzati in collaborazione con le aziende che si occupano di sicurezza .

di SIMONE COSIMI da Repubblica.

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