BACOLI. Forti emozioni nel salone delle feste di Poggio Ruppelt a Bacoli, dove, alla presenza di circa duecento invitati è stata presentata l’autobiografia inedita di Nino Taranto, pubblicata dalle edizioni Homo Scrivens, su iniziativa della “Fondazione Nino Taranto” con il contributo della Scabec e della Regione Campania, dal titolo «Una vita per Napoli. Autobiografia di un grande del palcoscenico». Un esaltante racconto scritto in prima persona dall’indimenticabile artista, arricchito dal decennale lavoro dello scomparso figlio, Raimondo Taranto e da due contributi realizzati dal giornalista e amico, Antonio Ghirelli. Un libro che, con la prefazione dello scrittore Maurizio de Giovanni, ha tenuto banco per l’intera serata voluta ed organizzata dalla “Fondazione Nino Taranto” ed aperta dal segretario della stessa e nipote diretto dell’immenso uomo di teatro, di cinema e televisione, il professore Francesco De Blasio. Per tutti, un momento saturo di passioni e di ricordi per un personaggio che ha saputo scrivere a grandi lettere il suo nome nella storia dello spettacolo, rimanendo a tutt’oggi più che mai vivo nella mente di tutti i napoletani. Insieme agli interventi del giornalista e critico teatrale, Giuseppe Giorgio, dell’editore Aldo Putignano e dell’architetto e scrittore Diego Nuzzo, significativa è stata la presenza di Rosaria Troisi, la sorella del compianto Massimo, che ha ben sottolineato la singolare coincidenza dell’evento con il venticinquesimo anniversario della scomparsa dello straordinario attore e regista di una Napoli moderna ed antica al tempo stesso. E sempre per omaggiare l’infinito Commendatore Nino Taranto, a destare l’interesse ed il piacere dei tanti presenti, dopo la bella cena offerta dalla magnifica struttura bacolese, sono state anche le sorprendenti incursioni artistiche degli stessi De Blasio e Nuzzo impegnati con la complicità di un pianista jazz d’eccezione come Giancarlo Bobbio, nel proporre alcuni momenti canori e letterari legati al mito Taranto. Infine, a suggellare l’importante momento, per quanto riguarda l’aspetto artistico e canoro, è stato lo spettacolo di Antonio Merone. Un artista poliedrico e passionale da sempre impegnato nel tenere vive le immagini di una Napoli teatrale senza tempo che nel ripercorrere le gesta del geniale attore e cantante, accompagnato dal maestro Giovanni Sepe, ha presentato alcune delle più celebri “macchiette” nate dalla fortunata sinergia tra gli autori Pisano e Cioffi e lo stesso Taranto quale ineguagliabile interprete. “Un’autobiografia – ha spiegato a proposito del nuovo libro il nipote De Blasio, presente alla serata con molti degli altri componenti della famiglia Taranto – capace di far rivivere le gesta di un attore comico e cantante tra i più bravi e famosi di tutti i tempi. Un libro con il quale, Nino Taranto, parlando in prima persona e narrando della sua nascita nel popolare quartiere di Forcella fino alla sua ultima volta sulle tavole del palcoscenico, ci ha regalato una testimonianza di straordinario valore. Un documento ricco di aneddoti e di notizie inedite nel segno dei sessant’anni di una carriera a dir poco favolosa”.

dal Roma on Line