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Consiglio Comunale. Sarà Gennaro di Mare il nuovo Presidente?

Martedì sera il Consiglio Comunale di Monte di Procida potrebbe eleggere il suo nuovo Presidente.

L’elezione del PdC  e’ entrata prepotentemente nell’ordine del giorno della prossima assise dopo che il consigliere di maggioranza (e Presidente del consiglio in carica, ndr) Domenico Colandrea ha presentato le sue dimissioni dall’incarico, dichiarandosi consigliere  indipendente e di fatto lasciando la maggioranza del Sindaco Pugliese.

Il Presidente del consiglio è una figura istituzionale prevista dallo Statuto comunale che ne descrive funzioni e ne regolamenta l’elezione.  Proprio lo Statuto infatti prevede una maggioranza qualificata per l’elezione del PdC nelle prime due votazioni: due terzi dei consiglieri assegnati al comune. Nel caso di Monte di Procida 16 consiglieri assegnati più il Sindaco, bisogna però ricordare che la maggioranza Pugliese, per gli scossoni subiti  in meno di tre anni di governo cittadino, ha perso due consiglieri: Paola Carannante e da pochi giorni anche, ed appunto, Domenico Colandrea.

Sembra sempre più probabile che l’incarico sia destinato ad un consigliere di minoranza. Radio Piazza infatti indica in Gennaro Di Mare (capolista ed eletto nelle fila di Monte di Procida 2.0) il nome più “caldo”.  Raggiunto telefonicamente lo stesso consigliere Di Mare afferma “C’e’ stata una richiesta di disponibilità da parte della maggioranza, nella persona del Sindaco, ed io ho accettato riservandomi però di capire bene le dinamiche attorno a questa indicazione. Credo che il ruolo di Presidente del Consiglio possa essere inteso come super-partes e quindi fuori dal gioco di contrapposizione delle parti. Di sicuro infatti, anche in caso di elezione a PdC, resterei tra le fila della minoranza e non diventerei un consigliere organico alla maggioranza Pugliese”.

Una sorta di apertura alla minoranza quindi o un tentativo di limitare i danni di fuoriuscite eccellenti? Il consigliere di minoranza Rocco Assante non ha dubbi “Se il Sindaco avesse voluto aprire alle minoranze, avrebbe chiesto a noi di indicare un nome. Invece pare che la scelta è stata sua e noi, dai banchi della minoranza, dovremmo solo avallarla…”. Ancor più dura la posizione della consigliera Carmela PuglieseDi Mare è stato sindaco ma in questa consiliatura se prendiamo le presenze sia in Consiglio comunale che nelle varie Commissioni, il consigliere Di Mare risulta quasi sempre assente, naturalmente sempre giustificato dal Sindaco, e non ricordo di una sola votazione fatta da Di Mare o di una richiesta di argomenti all’ordine del giorno in Consiglio. Poi se lo vogliono far passare per il Sindaco Ombra di questa amministrazione mi pare allora lo specchio dell’inefficienza ed inefficacia di questa amministrazione”.

Insomma credere ad un accordo bipartisan è davvero difficile. Un bel rebus.

Di certo se il Presidente non dovesse raggiungere nelle prime due votazioni i 2/3 dei voti  basterebbe poi, dalla terza votazione, la maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati al Comune così come previsto sempre dallo Statuto Comunale che prevede però una nuova votazione in una diversa seduta consiliare. Ma in quel caso il discorso bipartisan sarebbe definitivamente tramontato e la maggioranza potrebbe tranquillamente “mettersi in proprio”.    

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