Il montese morto per salvare una donna GUARDA IL VIDEO
Uomo ucciso cercando di fermare uomo armato nel centro commerciale Florida
Il proprietario pizzeria che è stato colpito a morte Sabato in un centro commerciale di Melbourne, in Florida mentre cercava di proteggere una donna dal marito armato era proprietario di un rinomato ristorante e chef per più ristoranti Mercer County, più di recente a casa di Padrino Bistro & Italiano Steakhouse in Hamilton. GUARDA IL VIDEO
Leonardo Coppola, 36, proprietario di un ristorante nella food court di Melbourne Square Mall. E ‘stato ucciso mentre cercava di proteggere Idanerys Garcia-Rodriguez dal marito quando ha aperto il fuoco nel centro commerciale affollato, secondo l’Associated Press.
Jose Garcia-Rodriguez poi si è ucciso. Sua moglie è sopravvissuto ed è stato ricoverato in ospedale in buone condizioni. La polizia ha detto che la sparatoria derivava da una domestica episodio di violenza, l’AP ha riferito.
Robert Pluta, che ha assunto II di Leonardo a Lawrence dalla famiglia Coppola nel 2007, ricorda Leonardo Coppola il Lunedi come un buon uomo che è morto da eroe.
“Il suo posto in paradiso è assicurato”, ha detto Pluta, che per primo ha incontrato Coppola nel 1999. “Ha dato la sua vita per quella ragazza. Era un vero eroe.”
Coppola è nato e cresciuto a Napoli, l’Italia, e all’età di 14 anni, si trasferì a New Jersey con la sua famiglia, secondo il sito web per il Padrino di , dove è stato lo chef executive.
La sua famiglia ha aperto Pasta Blitz in Lawrence, che in seguito divenne Cucina di Lamberti. Quando hanno lasciato il business del franchising, hanno cambiato il nome in II di Leonardo dopo Coppola era ramificata in proprio e ha aperto di Leonardo Mediterranean Grill & Pizza a Hamilton Marketplace, Pluta detto. Lui e sua moglie, Kim, ha aperto anche di Limoncello Café & Pizza, ma alla fine ha ceduto i loro ristoranti di concentrarsi sulla loro famiglia, secondo il sito del Padrino.
I suoi suoceri, Bill e Nancy Begley, proprio Padrino di, secondo un articolo del Times 2009.
Jordan Alvarez, co-proprietario di Limoncello di, ha detto di aver conosciuto Coppola per anni, che risale ai giorni a Pasta Blitz.
“Era un ottimo amico – come un fratello per me,” ha detto. “Era un ragazzo molto bello. … Non gli piaceva combattimenti. Non gli piaceva problemi.”
Stazione televisiva Orlando WKMG-TV ha riferito che Coppola era trasferito in Florida nel mese di settembre per aprire Scotto Pizza, ma la moglie e il figlio di 8 anni, è rimasto a New Jersey. La famiglia risiede in Alta Freehold Township, Monmouth County, secondo i registri pubblici.
Pluta detto Coppola era particolarmente stretto con la madre, Tina, e le sorelle, Monica e Marcella, ed eraprotettiva con loro.
“Era un tipico italiano”, ha detto. “Amava sua madre e sua madre lo adorava. Non riesco a immaginare la profondità del suo dolore.
“Era un bravo ragazzo tutto e per tutto”, ha detto Pluta.
Monte di Procida. È morto da eroe Leonardo Coppola, il 36enne di Monte di Procida, emigrato negli Usa con i genitori e deceduto sabato mattina per le conseguenze di una sparatoria in un centro commerciale di Melbourne in Florida. L’uomo ha tentato di salvare una sua dipendente, contro cui il marito ha sparato diversi colpi. La donna, Ida Garcia Rodriguez di 33 anni, è rimasta ferita e non è in pericolo di vita. Poco dopo l’omicida, Jose Garcia Rodriguez (57 anni) si è suicidato. Per Coppola, le cui condizioni sono apparse subito gravissime, è stato vano il trasporto in ospedale. In base ad una prima ricostruzione, il killer ha sparato contro la moglie colpendo anche il giovane montese, proprietario del ristorante in cui è avvenuta la sparatoria davanti a un centinaio di persone terrorizzate. Dopo alcuni secondi ha rivolto l’arma contro se stesso, esplodendo in totale circa sei colpi. Sulla vicenda sta indagandola polizia di Melbourne, che ha ascoltato alcuni testimoni per ricostruirne la dinamica. Per il 36enne montese fiori e candele bianche sono state lasciate in segno di cordoglio all’esterno della pizzeria, rimasta in questi giorni chiusa. Nato a Napoli nel 1978, Leonardo Coppola ha vissuto per alcuni anni nella cittadina flegrea per poi trasferirsi con i genitori definitivamente in Florida. Il papà e la mamma – Giuseppe Coppola di Monte di Procida e Tina Gallo originaria della Calabria – sono stati negli Usa per otto anni. Sono tornati in Italia nel 1980 per ripartire, dopo una decina di anni, in cerca di fortuna con il piccolo e le due figlie maggiori. In Florida Leonardo studia e non appena ha l’età inizia a lavorare nel settore della ristorazione. Seguendo la tradizione di famiglia, investe la maggior parte del suo tempo in questa attività fino a diventare titolare del ristorante a Melbourne Square Mall, Scotto Pizza. Nel frattempo si sposa e realizza il più grande sogno con la nascita del figlio Nicodemo, la sua ragione di vita che lascia all’età di otto anni. Immenso il dolore della famiglia che vive negli Usa, di familiari e amici di Monte di Procida. Affranto il dottore Leonardo Coppola, medico e consigliere comunale, cugino del giovane. «Ci manca tantissimo, eravamo molto legati. Da sempre si è mostrato generoso e disponibile verso il prossimo – racconta – L’ho visto l’ultima volta dieci anni fa, siamo stati a casa mia e abbiamo parlato per tutta la notte con la sorella Monica per poi accompagnarli all’aeroporto. È stato un grande cugino e un grande uomo. Immagino il “dolore che spacca il cuore” che provano zia Tina, zio Peppino e le mie cugine. Soprattutto mi dispiace moltissimo che il figlio Nico dovrà crescere senza il padre, anche se avrà l’esempio di moralità e altruismo che gli ha trasmesso. Un esempio di pochi eletti e mio cugino Leonardo era uno di questi». La notizia della sua morte è giunta in paese come un fulmine a ciel sereno. Da allora i familiari e i cittadini sono in stato di choc. Anche un altro cugino, Leo Coppola, ristoratore, lo ricorda. «Era sempre allegro e sorridente, da bambino giocavamo nel suo giardino – racconta – La sua perdita ci ha colpito moltissimo». La storia di Leonardo, emigrato con i genitori negli Usa per un lavoro che il paese non gli ha offerto, non è passata inosservata. Come tanti altri emigranti, è stato costretto a trasferirsi per realizzarsi dal punto di vista economico. Molti i messaggi di cordoglio giunti in queste ore, anche sui social network. Gli amici rammentano i pomeriggi trascorsi insieme a giocare in via Diaz, le corse in piazza, in tantissimi ne ricordano la bontà e la generosità. Leonardo sabato mattina, mentre era al lavoro, non ha esitato infatti a dare la sua vita per salvarne un’altra. Ed è morto da eroe, un grande eroe. Così lo ricorderanno la sua famiglia e il piccolo Nico. Così lo ricorderà Monte di Procida, che in un grigio sabato di gennaio ha perso uno dei suoi migliori figli. (Patrizia Capuano – Il Mattino)
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