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Iniziati i lavori di messa in sicurezza di via Montegrillo, ma dureranno almeno 30 giorni.

frana baiadi Patrizia Capuano da Il Mattino
BACOLI. Al via le opere di messa in sicurezza della parete rocciosa sovrastante via Montegrillo, a Baia, in località Punta Epitaffio: iniziati i lavori di consolidamento del versante franato lo scorso 22 gennaio. La Provincia ha stabilito una procedura di somma urgenza per riqualificare il costone a confine tra Bacoli e Lucrino: l’ente pubblico ha elaborato un progetto di riqualificazione che tiene conto sia delle valutazioni dei tecnici della Provincia e del Comune, che della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei. Il crollo di un tratto del versante Scalandrone infatti ha coinvolto anche reperti di una villa residenziale di epoca tardo-repubblicana, vestigia parte del complesso di dimore e poli termali edificati nell’antica Baiae. Le opere di riqualificazione della costa, intanto, sono state suddivise in due fasi. Un primo intervento concerne il consolidamento della parete rocciosa, ai margini di un’opera di messa in sicurezza che ha interessato in precedenza la collina. Esperti rocciatori, anche in questo caso, collocano sul versante del costone una rete metallica di contenimento. L’altra fase prevede la salvaguardia dei contigui reperti archeologici romani, interessati marginalmente dal crollo, con l’installazione di una protezione. «Gli interventi saranno condotti da rocciatori esperti che dovranno evidenziare l’integrità delle emergenze archeologiche. I lavori – ha affermato il sindaco Ermanno Schiano – saranno realizzati dalla Provincia di Napoli che ha messo in atto una procedura di somma urgenza». La collina Scalandrone, oggetto del cedimento, è già stata oggetto in quel tratto di altri episodi franosi. Nella stessa area, ma sul versante che affaccia sul mare, il promontorio di Punta Epitaffio ha registrato nei decenni ripetuti crolli che hanno richiesto lunghi interventi di consolidamento. Ora i tempi previsti per la riqualificazione del versante roccioso in via Montegrillo sono di circa 30 giorni. Nel frattempo, la provinciale è vietata al traffico veicolare su disposizione del comandante della polizia municipale, Marialba Leone. Gli autobus della linea Eav sono quindi deviati attraverso Cuma e l’antico Arco Felice. Con disagi per i pendolari di Lucrino, la cui fermata è esclusa dal servizio di trasporto pubblico su gomma. Auto e veicoli, invece, possono usufruire anche della stradina che attraversa in alto la collina Scalandrone. In ogni caso, automobilisti residenti e non – a seguito dello stop della principale arteria viaria – affrontano una miriade di difficoltà: inevitabilmente i tempi di percorrenza sono più lunghi, senza trascurare il traffico che si crea tra le frazioni Cuma e Fusaro. E a subire i maggiori disagi sono in 40mila tra gli abitanti di Bacoli e Monte di Procida. La cifra lievita se si considerano i pendolari e l’aumento degli accessi veicolari soprattutto nel weekend. Peraltro la chiusura della provinciale sta determinando conseguenze sulle attività commerciali. Gli esercenti reclamano dunque tempi rapidi, in vista della imminente primavera. «Bacoli e Monte di Procida in queste condizioni sono isolate – afferma una rappresentanza di commercianti – raggiungere le nostre località è arduo. C’è chi si ferma prima, tanto che i locali pubblici cominciano a risentire di questo blocco. Bisogna ripristinare la viabilità in via Montegrillo quanto prima». A favore di una celere riapertura, inoltre, il Gruppo consiliare Indipendente e il Pd, numerose sono le proteste e le mobilitazioni sul web.

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