Le difficoltà finanziarie della Compagnia di navigazione di Torre del Greco “Deiulemar” sta, in queste ultime settimane, mettendo a dura prova anche molti risparmiatori di Monte di Procida che, da decenni affidano parte o tutto dei loro risparmi alla società di navigazione “Torrese” in cambio di tassi interesse molto appetibili.
Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire che cos’è la Diulemar e come mai tanti cittadini di Monte di Procida hanno dato fondo ai loro risparmi per affidarli a questa società.
La Deiulemar di Navigazione Spa è un colosso della navigazione campana con oltre 60 navi gestite fra proprietà e noleggi e fatturati da centinaia di milioni di euro fondata dalle tre famiglie proprietarie Della Gatta, Iuliano e Lembo.
Sin dalla fine degli anni sessanta la Deiulemar sviluppò un sistema di finanziamento rivolto soprattutto alle famiglie e risparmiatori del luogo (Torre del greco e dintorni) attraverso la vendita del “carato” (nel diritto marittimo è la ripartizione in quote della proprietà di una nave).
Con il boom degli anni ottanta la Deiulemar inizia ad emettere le prime obbligazioni a rendimento fisso tra il 5 ed il 7% annuo.
Ed è qui che entrano in scena i risparmiatori montesi i quali da sempre abituati a masticare parole come carato, nolo, rinfusiera, portacontainers etc.etc. e vivendo a stretto contatto con i marittimi di Torre del Greco hanno trovato del tutto naturale e conveniente sottoscrivere obbligazioni di un colosso come la Deiulemar che da anni era leder del settore.
Ma come tutti gli investimenti ad alto rendimento anche questo incorporava un alto rischio (malgrado molti siano convinti del contrario) e dopo oltre 40 anni di indiscussa solidità finanziaria all’inizio del 2012 è avvenuto l’impensabile!
Infatti, i sottoscrittori delle obbligazioni, che come al solito si recavano presso la società per il rinnovo o l’incasso degli interessi, venivano rinviati di settimana in settimana fino a quando un comunicato della stessa società ha reso noto, per la prima volta, dell’esistenza di titoli irregolari accanto a quelli regolarmente emessi.
E’ panico! Nel giro di poche ore la situazione precipita, l’assedio degli obbligazionisti presso le sedi della Deiulemar costringono la compagnia a chiudere i propri uffici.
La complessità della situazione e il coinvolgimento di molti nostri concittadini ci ha indotto ad interpellare l’Avv. Antonio Mancino che sta seguendo la vicenda da vicino per porgli alcune importanti domande:
Avvocato Mancino quando è esploso il caso Deiulemar?
Con il comunicato stampa del 06/02/2012 e, poi, con quello successivo del 08/02/2012, la società “Deiulemar Compagnia di Navigazione SpA”, a mezzo dell’Amministratore Unico Roberto Mavaglia, ha reso noto che allo stato esistono in circolazione certificati di tipo obbligazionario emessi, nel corso degli anni, al di fuori delle regolari procedure societarie e, pertanto connotati da formale e sostanziale irregolarità.
Dunque, al di la delle difficoltà finanziarie della Deiulemar una prima distinzione va fatta tra chi possiede obbligazioni regolarmente emesse e chi quelle non regolari, ma come può un risparmiatore distinguerle?
Con il comunicato del 08/02/2012 la Deiulemar ha evidenziato le obbligazioni iscritte in bilancio e emesse nell’ambito di regolari procedure (vedi tab.1),tale ufficiale informazione consente agli obbligazionisti una prima importante verifica. Infatti, è opportuno subito confrontare la tabella sopra riportata con il titolo posseduto, per verificarne la regolarità,
cioè il risparmiatore dovrà verificare sul proprio titolo se sono contenute le indicazioni presenti nella tabella.
Tab.1
Importo totale € 40.459.890
Di conseguenza i risparmiatori che non riscontrano tali dati sui propri titoli avranno un titolo irregolare e ciò complica le cose.
Avvocato, a questo punto, siamo chiari quali sono le possibilità di recupero di chi è in possesso di un titolo regolare e di chi invece ha in mano un titolo irregolare?
Certamente, il possessore di un titolo regolare ha la possibilità di poter partecipare a tutte le iniziative giudiziarie mirate al recupero del capitale quali ad esempio il concordato (di cui si parla tanto in queste ultime ore) anche se ad oggi è presto per stimare quanta parte del credito è recuperabile.
Al contrario, bisogna valutare la posizione di chi ha titoli emessi al di fuori delle regolari procedure societarie.
In questo caso è necessario per il singolo risparmiatore, considerare una serie di aspetti pratici e legali che sono legati al momento dell’acquisto dell’obbligazione.
Infatti, per il risparmiatore sarà importante riuscire a dimostrare di aver un titolo che non solo formalmente, ma anche sostanzialmente sia riconducibile alla società “Deiulemar Compagnia di Navigazione SpA” (es. dimostrando di aver emesso un assegno bancario all’atto della sottoscrizione).
In altre parole, l’obbligazionista titolare di un titolo “cosiddetto irregolare” dovrà dimostrare di aver effettivamente prestato soldi alla Deiulemar e, pertanto, di esserne creditore.
Ma la Deiulemar che posizione ha assunto nei confronti di questi titoli irregolari?
La Deiulemar, con l’intento di censire tutti gli obbligazionisti, da circa un mese ha intrapreso un operazione di ricognizione di tutti i portatori di certificato di tipo obbligazionario nominalmente intestati alla società.
Contestualmente (e questo in realtà ci preoccupa) con comunicato stampa del 23/01/2012 la “Deiulemar Holding SpA”, socio unico della “Deiulemar Compagnia di Navigazione SpA” ha informato, che ha provveduto a presentare esposto all’autorità giudiziaria in merito alla circolazione di questi certificati irregolari.
Infatti, dalle informazioni ad oggi acquisite e dai fatti esposti risulta in tutta evidenza che molto probabilmente di qui a poco si porranno seri problemi per il rimborso dei titoli irregolari in quanto la società potrebbe sollevare il difetto di legittimazione dei rispettivi titolari.
Quindi, la necessità per il risparmiatore di ponderare con attenzione gli elementi in proprio possesso e le prove a proprio favore, al fine, se necessario, di chiedere un’eventuale accertamento giudiziario.
In conclusione ad oggi la Deiulemar non riesce ancora a dare il numero esatto dei creditori e l’importo complessivo delle obbligazioni (regolari ed irregolari) emesse. Si stima che i risparmiatori coinvolti siano circa 15.000 , per un ammontare di obbligazioni vicino ai 500 milioni di euro (fonte: il sole 24 ore del 11 febbraio 2012).
Positiva, invece, è senz’altro la notizia che le tre famiglie fondatrici della Diulemar si rendono disponibili nel voler mettere a garanzia dei creditori le proprietà familiari a breve il nuovo A.D. Roberto Maviglia dovrebbe ufficializzare l’elenco delle proprietà personali coinvolte.
I risparmiatori “Montesi” coinvolti non sono pochi e per questo rilanciamo con forza la richiesta di alcuni di loro che scrivendo alla nostra redazione chiedono di poter formare anche a Monte di Procida (come già è stato fatto a Torre del Greco) un comitato cittadino (con un minimo di 15 persone) sia per costituirsi in giudizio nella eventuale procedura concordataria sia per attivare tutte le azioni a tutela dei creditori Montesi.
Cristofaro Capuano
Si ringrazia:
STUDIO LEGALE
Avv. Antonio Mancino
Via Ugo Foscolo, n.15 -80054 Gragnano(Na)
COMUNICAZIONE IMPORTANTE:
Mercoledì 29/2/2012 alle ore 19.00 si terrà un Consiglio comunale a Torre del Greco sul caso Deiulemar e su eventuali scelte che il comitato cittadino vorrà chiedere alla società.