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Fusaro,Le cozze sono sane e fanno bene al lago questo e' il primo verdetto del giudice.

Primo round in tribunale per le cozze del Fusaro. L’amministrazione comunale per il momento è ko. , per questo si deve raggiungere un accordo, senza metterle in fuga dal lago. Questo è il primo verdetto pronunciato dal giudice del Tribunale di Napoli, 9° sezione civile, che ha accolto l’istanza avanzata dall’Ittica Lago Fusaro e dall’Irsvem, rispettivamente società di mitilicoltura presente nel bacino lacustre imperiale, e centro di depurazione degli stessi molluschi. Il giudice ha sancito dei vincoli, secondo i quali sarà quasi impossibile far traslocare i mitilicoltori. Infatti ha ribadito che la presenza delle cozze nel lago ha comportato un miglioramento dello stato delle acque. In altre parole ha confermato la possibilità dei mitili di ripulire lo specchio acqueo. Progetti esecutivi portati a compimento dalla società che gestisce le coltivazioni, che hanno confermato, in sedici anni di esistenza a regime e norma, caratteristiche migliorative, tanto invocate da ambientalisti ed esperti del settore, ottenute soltanto grazie alle cozze, come la pulizia della foce principale, e la depurazione del Fusaro. Ma il sindaco non ci sta. «La strada è ancora lunga – dice Ermanno Schiano – non siamo che al primo step di un lungo iter giudiziario. Come amministrazione siamo stati chiari. Vogliamo fuori dal lago le cozze. Bisogna far turismo e coinvolgere tutta la cittadinanza, non soltanto una parte». L’unico asso del primo cittadino potrebbe essere legato al mancato rinnovo del contratto. Per il momento esultano i mitilicoltori, convinti che, considerando i tempi della giustizia, dal lago non si sposteranno, tutelando così un’attività centenaria. Sul problema si erano espressi anche Michele Buonomo, presidente di Legambiente, e l’assessore regionale all’Agricoltura Vito Amendolara. Entrambi hanno invitato il sindaco Schiano negli ultimi mesi a rivedere la propria posizione, puntando al turismo, all’installazione di nuove realtà come sport acquatici, ma parallelamente a cercare forme di convivenza con una produzione di molluschi che risale addirittura ai tempi dei romani. Una direzione indicata ora tra le linee anche dalla giustizia. Salve, almeno per il momento, le 40 aziende che oggi lavorano sul Lago Fusaro.
fonte Il Mattino Elisabetta Froncillo

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