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Negli ultimi mesi si è diffusa sempre di più, nel nostro paese, la fastidiosa moda di girare per le strade con moto dotate di marmitte modificate. Una pratica illegale che genera un rumore assordante, percepibile a tutte le ore del giorno e della notte, e che sta esasperando i residenti. Molti cittadini raccontano di non riuscire più a godere della quiete nelle proprie abitazioni: i vetri delle finestre e le cristalliere vibrano al passaggio dei motociclisti, e persino una semplice conversazione in famiglia o al telefono diventa difficile. Non è chiaro se si tratti di vere e proprie gare di velocità o di una sfida a chi produce il rumore più forte, ma il fenomeno è diventato un problema serio. Spesso i motociclisti si muovono in gruppo, percorrendo più volte le stesse strade, in particolare via Panoramica, dove l’assenza di attività ricettive aperte ha reso la zona isolata e quindi terreno fertile per queste scorribande. Le segnalazioni, però, arrivano anche da altre vie del paese: corso Garibaldi, via Marconi, via Pedecone, via salita Torregaveta. In pratica nessun quartiere sembra immune.
Sui social si moltiplicano le denunce e gli sfoghi di chi vive questo disagio quotidiano. Eccone alcuni:
«Vorrei segnalare la presenza sul territorio di motocicli geneticamente modificati che fino alle 2.00-3.00 di notte sfrecciano a velocità supersoniche. Alcuni cittadini segnalano addirittura corse contromano. Il frastuono è incredibile, praticamente impossibile dormire a finestre aperte».
«Siamo privi della possibilità di avere porte o finestre aperte. A volte facciamo fatica persino a comunicare in casa».
«Dietro casa nostra sembra esserci un circuito di Formula Uno».
«Da casa mia prendono la rincorsa fino in piazza… rumore assordante anche con tutte le porte chiuse».
«Al Corso Garibaldi sembra la partenza di una gara, non se ne può più. Bisognerebbe intensificare i controlli».
«Via Panoramica, sono anni che segnaliamo questa problematica. È un incubo».
Il Codice della Strada vieta le modifiche alle marmitte che aumentano la rumorosità dei veicoli, eppure il fenomeno sembra sfuggire a qualsiasi controllo. Oltre al disturbo della quiete pubblica, resta la questione dell’alta velocità con cui queste moto attraversano il centro abitato: una condotta che rappresenta un pericolo concreto per chi guida e per i pedoni. Molti cittadini si chiedono perché non vengano presi provvedimenti più incisivi, con controlli serrati e sanzioni immediate. Il rischio è che, oltre al disagio quotidiano, questa moda finisca per provocare incidenti gravi. La comunità locale chiede a gran voce un intervento delle autorità competenti. Intensificare i controlli, sequestrare i veicoli non a norma e garantire il rispetto della legge sono azioni indispensabili per restituire serenità e sicurezza alle strade del paese. La speranza è che le istituzioni raccolgano quanto prima l’appello dei cittadini, prima che questo fenomeno degeneri ulteriormente.
