Si è spento stasera a Roma, all’età di 89 anni, Pippo Baudo, l’uomo che ha fatto la storia della televisione italiana. La notizia, diffusa dall’ANSA, è stata confermata dal suo storico legale e amico fraterno, l’avvocato Giorgio Assumma. Nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936, Baudo si è laureato in giurisprudenza all’Università di Catania, senza mai esercitare la professione legale, spinto invece dalla passione per lo spettacolo.
La sua carriera, iniziata nei primi anni Sessanta, lo ha visto protagonista di un numero straordinario di trasmissioni diventate cult: da “Settevoci” e “Canzonissima” ai grandi varietà come “Domenica In”, “Fantastico”, “Serata d’onore”, fino al successo delle sue tredici conduzioni del Festival di Sanremo tra il 1968 e il 2008. Conosciuto come “Superpippo”, ha lanciato molti artisti destinati a diventare stelle: Heather Parisi, Lorella Cuccarini, Andrea Bocelli, Laura Pausini, Giorgia, Beppe Grillo e molti altri. Per oltre sessant’anni, Pippo Baudo è stato il volto più familiare di Rai, capace di accompagnare generazioni di italiani attraverso stagioni televisive, politiche e sociali in continuo cambiamento. L’addio a Pippo Baudo fa calare un lutto profondo sulla televisione italiana, che perde un monumento del piccolo schermo, un uomo che ha saputo coniugare eleganza, ironia, carisma e talento, restando sempre vicino al pubblico. In queste ore, tra le prime reazioni, il direttore artistico del Teatro Stabile di Catania ha ricordato come Baudo fosse, oltre che un conduttore insuperabile, un raffinato intellettuale e un punto di riferimento per tanti artisti e operatori dello spettacolo.
Pippo Baudo rimarrà per sempre l’ultimo grande moschettiere della televisione italiana, un uomo che raccontava il Paese con eleganza, ironia e un sorriso che faceva breccia nei cuori di milioni di telespettatori.
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