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Una moka sotterranea: la nuova teoria sui terremoti nei Campi Flegrei

Un recente studio pubblicato su Science Advances  il 2 maggio 2025, ha rivelato nuove informazioni sui Campi Flegrei. I ricercatori, guidati dalla professoressa Tiziana Vanorio dell’Università di Stanford, hanno scoperto che l’accumulo di acqua e vapore nel sottosuolo può causare terremoti, offrendo nuove possibilità per prevenire questi eventi.

Negli ultimi anni, l’area dei Campi Flegrei ha sperimentato un aumento dei terremoti e del sollevamento del terreno, fenomeni che preoccupano la popolazione locale. Lo studio ha analizzato i periodi di attività sismica degli anni ‘80 e dal 2011 al 2024, scoprendo che l’accumulo di acqua e vapore nel sottosuolo crea pressione che può causare terremoti. Questo processo è simile a quello di una moka: quando l’acqua si riscalda, genera vapore che aumenta la pressione fino a far salire il caffè.

La scoperta suggerisce che gestendo il livello dell’acqua nel sottosuolo, ad esempio attraverso il drenaggio o l’estrazione controllata, si potrebbe ridurre la pressione e prevenire i terremoti.

La professoressa Vanorio, originaria di Pozzuoli, sottolinea l’importanza di passare da una semplice osservazione dei fenomeni a un intervento attivo per prevenirli. Monitorare e gestire l’acqua nel sottosuolo potrebbe essere la chiave per proteggere la popolazione locale.

Questa ricerca offre una nuova prospettiva sulla gestione dei rischi sismici nei Campi Flegrei. Attraverso interventi mirati, è possibile ridurre la probabilità di terremoti, migliorando la sicurezza e la qualità della vita nella regione.

Per ulteriori dettagli, è possibile consultare lo studio completo su Science Advances: https://www.science.org/doi/10.1126/sciadv.adt2067

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