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RIAPERTURA SITI ARCHEOLOGICI DI BACOLI. CENTO CAMERELLE, PISCINA MIRABILIS PARCO ARCHEOLOGICO VIDEO.

Riaprono Piscina Mirabilis, Cento Camerelle e le Prigioni del Castello di Baia Con il progetto “Insieme.L’archeologia flegrea unisce” al via una strategia integrata per la valorizzazione sostenibile e accessibile del patrimonio archeologico e naturale dei Campi Flegrei

Il Parco rilancia e apre di più i confini!

Prende il via il progetto “Insieme. L’archeologia flegrea unisce”, un’iniziativa di valorizzazione culturale realizzata nell’ambito di un Partenariato Speciale Pubblico-Privato (PSPP).
Grazie a questo progetto, a partire dal 31 maggio tre luoghi di eccezionale importanza nei Campi Flegrei torneranno a essere stabilmente accessibili al pubblico: la monumentale Piscina Mirabilis, il suggestivo complesso delle Cento Camerelle e le austere Prigioni del Castello di Baia.
IL SINDACO DI BACOLI AGGIUNGE: È un sogno che si avvera! Abbiamo aperto i cancelli di CentoCamerelle. Meraviglia d’epoca romana, nel centro storico di Bacoli. Adesso sarà sempre visitabile. Non era mai accaduto prima. Una conquista per tutta la città. Tre giorni a settimana, il sito archeologico verrà presidiato da operatori turistici. Mercoledì, sabato e domenica. E tutti gli altri giorni potrà essere visitato su prenotazione. È una svolta enorme per il nostro paese. Così stiamo facendo rinascere il centro antico di Bacoli. Dopo una chiusura durata per un tempo invito, ed aperture a singhiozzi. Ora, la svolta. Sarà visitabile anche per chi ha difficoltà motorie, attraverso una pedana. È un impianto idrico appartenente inizialmente al console romano Quinto Ortensio Ortalo. L’edificio fu poi acquistato da Antonia minore, madre dell’imperatore Claudio. Sarebbe in seguito appartenuta a Nerone, ed infine a Vespasiano. Costruito in età repubblicana a picco sul mare del golfo di Napoli. Il nome attuale le fu attribuito nel tardo Seicento e in quello stesso periodo venne riconosciuta col nome di “Prigioni di Nerone”. L’edificio ha una pianta rettangolare e consta di numerosi vani, distribuiti in altezza su l quattro piani interamente scavata nel tufo. La struttura muraria è realizzata in opus reticulatum e, così come i pilastri, è rivestita di materiale impermeabilizzante. Strutturato in una serie di cisterne, è caratterizzato da due parti sovrapposte appartenenti ad epoche diverse. Tutto il piano superiore è databile al I secolo d.C.. Al livello inferiore è possibile individuare una rete di cunicoli per l’approvvigionamento idrico, databile all’età repubblicana. Ringrazio il direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano. Ringrazio CoopCulture. Insieme, stiamo costruendo quel turismo sostenibile di cui in tanti hanno sempre parlato. Oggi, lo realizziamo. Un passo alla volta.
Il Parco archeologico dei Campi Flegrei è stato il primo istituto del Ministero della Cultura a sperimentare un nuovo modello di gestione basato sul partenariato speciale pubblico privato.
Con l’avvio di questa nuova fase si apre un inedito scenario di collaborazione che investe la valorizzazione di luoghi di grande fascino e evocazione e che garantirà la presenza di nuovi servizi per il miglioramento della fruizione del Parco.
Un’alleanza tra Istituzioni, operatori economici, associazioni del territorio per rilanciare l’offerta verso uno sviluppo sempre più basato sul turismo culturale.

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